La Banca Centrale della Cina Sottolinea la Regolamentazione delle Criptovalute nel Rapporto sulla Stabilità Finanziaria
Nel suo rapporto sulla Stabilità Finanziaria 2024 recentemente pubblicato, la Banca Popolare Cinese (PBOC) ha sottolineato l'importanza di regolamentare le attività crypto nel contesto degli sforzi globali in corso. Il rapporto, pubblicato venerdì, includeva una sezione specifica che affronta il panorama normativo per le criptovalute e dettagliava il fiorente regime di licenze per criptovalute di Hong Kong.
La PBOC ha notato che 51 giurisdizioni in tutto il mondo hanno imposto divieti o restrizioni sugli asset cripto. Questo include la Cina continentale, dove è stato implementato un divieto totale su tutte le operazioni di trading e mining di criptovalute nel settembre 2021.
Al contrario, Hong Kong ha adottato un approccio diverso, accogliendo attivamente le aziende crypto. A partire da giugno 2023, la regione ha ufficialmente lanciato un regime di licenze per le piattaforme di trading di criptovalute, consentendo agli scambi autorizzati di fornire servizi di trading al dettaglio.
Il rapporto ha anche evidenziato che le principali istituzioni finanziarie, tra cui HSBC e Standard Chartered Bank, sono ora tenute a monitorare le transazioni crypto come parte dei loro protocolli standard di supervisione dei clienti.
Questa mossa segna un cambiamento nelle pratiche di regolamentazione all'interno di Hong Kong, che mira a integrare le criptovalute nel quadro finanziario esistente.
Inoltre, la PBOC è impegnata a migliorare un quadro normativo internazionale per gli asset cripto, come suggerito dal Financial Stability Board.
Sebbene la banca centrale abbia riconosciuto che le connessioni tra le attività crypto e le istituzioni finanziarie sistematicamente significative possano essere limitate, ha avvertito che le criptovalute potrebbero rappresentare rischi in determinate economie, particolarmente man mano che il loro utilizzo nei sistemi di pagamento e negli investimenti al dettaglio si espande.