CoinVoice ha recentemente appreso che la Banca Popolare Cinese ha pubblicato (Rapporto sulla stabilità finanziaria della Cina (2024)), in cui si menzionano le dinamiche globali della regolamentazione delle criptovalute, inclusi i progressi nella conformità delle criptovalute a Hong Kong.

Il rapporto sottolinea che, considerando il potenziale rischio di spillover delle risorse crittografiche sulla stabilità del sistema finanziario, le autorità di regolamentazione di vari paesi stanno intensificando la loro supervisione sulle risorse crittografiche. Attualmente, 51 paesi e regioni in tutto il mondo hanno introdotto divieti sulle risorse crittografiche, e alcune economie hanno modificato le leggi esistenti o hanno ri-legiferato per regolarle.

Tra l'altro, Hong Kong sta esplorando attivamente la gestione delle licenze per le risorse crittografiche, classificando le risorse virtuali in due categorie per la regolamentazione: risorse finanziarie cartolarizzate e risorse finanziarie non cartolarizzate, applicando un sistema di 'doppia licenza' unico agli operatori delle piattaforme di scambio di risorse virtuali, soggetti rispettivamente alla regolamentazione e al sistema di licenze della (Legge sui titoli e sui futures) e della (Legge contro il riciclaggio di denaro), le istituzioni che si occupano di attività relative alle risorse virtuali devono richiedere una licenza di registrazione agli organi di regolamentazione competenti per poter operare. Nel contempo, Hong Kong richiede a grandi istituzioni finanziarie come HSBC e Standard Chartered di includere gli scambi di risorse crittografiche nella supervisione quotidiana dei clienti. [Link originale]