L'amore irrazionale dei perdenti per le loro perdite.
L’ho visto per molti anni nel mercato azionario. Quando qualcuno acquistava un titolo e il titolo scendeva, l'acquirente si convinceva che fosse un buon affare ma che richiedesse tempo/pazienza.
Quanto più il titolo scendeva, tanto più era convinto di non vendere «per non perdere».
Questo è un concetto ridicolo che ti porterà solo più perdite.
Il tuo saldo è quello che vedi, non quello che avevi al momento dell'acquisto.
La differenza tra "perdita" e "perdita non realizzata" è importante solo al momento dell'imposta.
Questo è moltiplicato nel mondo delle criptovalute poiché è molto più volatile.
Ma se hai comprato qualcosa per 100 e oggi vale 80, hai perso 20 (che lo vendi o meno).
L’importante è se domani varrà 90 o 70.
Se pensi che varrà 90, aspetta. Ma se pensi che varrà 70, vendi e cerca qualcosa che pensi possa salire.
Ho visto "innamorati" vedere il proprio investimento crollare del 90% e non recuperare mai o addirittura far scomparire il bene.
La frase "Non venderò finché non mi sarò ripreso" può essere una condanna a perdere tutto.
A volte un ritiro tempestivo è una vittoria.
Tieni i sentimenti lontani e il tuo ego fuori dal mercato.
L’importante è vincere a lungo termine, non cercare di evitare di sentirsi un perdente a breve termine.