Il governo giapponese esclude Bitcoin come riserva a causa dell’elevata volatilità
Secondo il documento, il Giappone continuerà a concentrarsi sulle tradizionali valute legali come il dollaro statunitense e l’euro per gestire le proprie riserve estere.
Di: Livecoins
Il governo giapponese ha escluso la possibilità di adottare riserve di Bitcoin, chiarendo la sua posizione in merito in seguito alle domande del membro della Camera dei Consiglieri Satoshi Hamada.
La risposta, rilasciata a nome del primo ministro Shigeru Ishiba, ha chiarito che il governo non sta considerando la possibilità di incorporare risorse digitali nella sua strategia di riserva.
Secondo il documento, il Giappone continuerà a concentrarsi sulle tradizionali valute legali come il dollaro statunitense e l'euro per gestire le proprie riserve estere.
“Bitcoin è molto volatile”
Il governo ha dichiarato che il Fondo speciale per i cambi, regolato dall'articolo 20 della legge sui cambi e sul controllo del commercio, è progettato esclusivamente per operazioni che coinvolgono valute estere convenzionali come il dollaro statunitense e l'euro.
L’inclusione del Bitcoin o di altre criptovalute come asset di riserva strategica non è in linea con gli obiettivi stabiliti dalla legislazione attuale.
Il governo ha spiegato che mentre paesi come gli Stati Uniti esplorano approcci diversi all’utilizzo delle criptovalute, il Giappone manterrà la sua attenzione sulla stabilità finanziaria e sulla sicurezza economica, dando priorità agli asset tradizionali nelle sue riserve ufficiali.
Questa decisione mostra la cautela del Giappone riguardo alla volatilità e all'incertezza normativa che ancora circondano il mercato delle criptovalute, anche a fronte della sua crescente adozione globale.
Sebbene Bitcoin si sia affermato come riserva di valore in alcune giurisdizioni, il Giappone opta per un approccio conservativo, evidenziando la necessità di valutazioni continue prima di qualsiasi mossa in questa direzione.