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L’Etiopia usa la Renaissance Dam per estrarre Bitcoin: opportunità economica o crisi energetica?

Addis Abeba-

L'Etiopia usa la diga del Rinascimento per estrarre Bitcoin: opportunità economica o crisi energeticaEnergia rinnovabile con Bitcoin

Si prevede che la diga Renaissance, costata circa 4,8 miliardi di dollari, produrrà 5.150 megawatt di elettricità, consentendo all’Etiopia di esportare energia nei paesi vicini, oltre a utilizzarla internamente. Tuttavia, parte dell’elettricità in eccesso viene destinata alle attività di mining di Bitcoin, che richiedono una quantità significativa di energia e sono un settore redditizio a livello globale.

Secondo i rapporti locali, la compagnia etiope per l'energia elettrica ha stipulato accordi con 21 aziende, la maggior parte delle quali cinesi, per fornirle l'elettricità necessaria per l'estrazione di Bitcoin a prezzi competitivi di circa 3,14 centesimi di dollaro al kilowattora.

Sfide locali

Nonostante l'ottimismo ufficiale, l'uso del mining di criptovalute da parte di Al Sadd ha suscitato critiche interne ed esterne. Circa la metà della popolazione dell’Etiopia soffre di mancanza di elettricità, per cui fornire energia alle case e alle strutture pubbliche è una priorità urgente.

Alcuni osservatori sostengono che l’attenzione del governo sul mining di Bitcoin potrebbe esacerbare la crisi sociale, soprattutto nelle aree rurali prive di infrastrutture di base.

Dimensioni politiche ed economiche

Questa decisione arriva in un momento in cui l’Etiopia è testimone di tensioni regionali sulla diga Renaissance.