Il governo giapponese ha dichiarato di non avere piani per considerare le riserve di Bitcoin.
Gli sforzi del legislatore giapponese Satoshi Hamada per creare un fondo di riserva per Bitcoin sono stati vani.
In mezzo all'aumento dell'adozione istituzionale di Bitcoin e ai paesi globali che lo considerano per la creazione di un fondo di riserva, Bitcoin sta lottando per riconquistare i suoi massimi precedenti. Dopo essere sceso ai minimi del range di prezzo di $92.000, Bitcoin si sta lentamente riprendendo e oggi viene scambiato nel range di $98.000.
Considerando l'offerta limitata e il potenziale di fungere da copertura contro l'inflazione, i paesi globali stanno esplorando modi per includere Bitcoin nelle loro riserve strategiche. Tuttavia, il governo giapponese ha recentemente dichiarato la sua posizione sugli asset crittografici, affermando di non avere piani per considerare le riserve di Bitcoin.
Secondo il media Coinpose, il governo ha emesso una risposta ufficiale alla domanda del legislatore giapponese Satoshi Hamada riguardo alla creazione di una riserva di Bitcoin.
Il legislatore giapponese ha proposto di creare una riserva nazionale di Bitcoin.
All'inizio di questo mese, Satoshi Hamada ha presentato una richiesta al governo giapponese in un documento intitolato "Domanda riguardante lo stato della comprensione del movimento per introdurre una riserva nazionale di Bitcoin negli Stati Uniti e in altri paesi." Il suo principale obiettivo era proporre al governo di considerare la conversione di una parte delle sue riserve di valuta estera in Bitcoin.
Hamada ha anche fornito esempi di paesi globali come gli Stati Uniti e il Brasile che pianificano di creare un asset di riserva strategica. Ha ulteriormente sottolineato che Bitcoin è decentralizzato per natura ed è meno suscettibile all'influenza di paesi e istituzioni.
Tuttavia, il governo giapponese ha rilasciato una dichiarazione scritta ufficiale sotto il Primo Ministro Ishiba Shigeru, affermando che non considerano il fondo di riserva di Bitcoin. La risposta ha ulteriormente menzionato che gli asset crittografici non rientrano nella categoria delle valute estere.
Il Primo Ministro Ishiba Shigeru ha ribadito che devono dare priorità alla sicurezza e alla liquidità delle riserve di valuta estera e che la volatilità degli asset crittografici è incompatibile con l'attuale sistema.
Il governo giapponese ha sempre adottato un approccio cauto nei confronti degli asset digitali. D'altra parte, Metaplanet, ovvero la Microstrategy giapponese, ha recentemente annunciato una strategia di acquisizione di Bitcoin del valore di 62 milioni di dollari. Metaplanet ha anche portato la rivista Bitcoin nel paese per promuovere l'adozione di Bitcoin.
Tuttavia, l'atteggiamento cauto del governo giapponese nei confronti degli asset digitali potrebbe portare il paese a fare qualche passo indietro rispetto ai paesi globali che esplorano gli asset digitali. Inoltre, l'approccio eccessivamente cauto del Giappone ha persino bloccato i progressi degli ETF crittografici nel paese.
Nonostante siano passati da un valore quasi nullo a crescere in un'industria da trilioni di dollari, le criptovalute devono ancora percorrere un lungo cammino affinché i paesi globali regolamentino e adottino le valute digitali.
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