A partire dal 25 dicembre 2024, il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov ha annunciato che la Russia ha iniziato a utilizzare Bitcoin $BTC e altre valute digitali per le transazioni internazionali. Questa iniziativa mira a eludere le sanzioni occidentali ed è supportata da recenti modifiche legislative che hanno legalizzato il mining di criptovalute e autorizzato l'uso di attività finanziarie digitali (DFA) nel commercio estero.
Siluanov ha sottolineato che la Russia è libera di utilizzare attività finanziarie digitali, incluso Bitcoin, nel commercio estero. Ha osservato che tali transazioni sono già iniziate e ci si aspetta che si espandano. Il ministro ha evidenziato che la Russia può pagare la consegna di beni con DFA, incluso Bitcoin $BTC estratto nel paese, sotto il regime legale sperimentale stabilito a settembre 2024.
Il presidente Vladimir Putin ha anche espresso scetticismo riguardo alla necessità di detenere riserve statali in valute estere, citando il potenziale per sequestro politico, come visto con il congelamento di 300 miliardi di riserve russe da parte dei paesi occidentali nel 2022. Propone di investire domestico tali riserve in settori come infrastrutture, logistica, scienza ed educazione, considerandoli più affidabili. Putin ha criticato l'attuale amministrazione statunitense per aver minato il ruolo del dollaro USA come valuta di riserva globale sfruttandolo per scopi politici, il che ha portato molti paesi a considerare asset alternativi, come le criptovalute. Ha evidenziato Bitcoin $BTC come esempio di un asset alternativo, sottolineando che nessuno può vietarlo.
Questi sviluppi indicano un cambiamento strategico nell'approccio della Russia al commercio e alla finanza internazionale, sfruttando le valute digitali per mitigare l'impatto delle sanzioni occidentali e ridurre la dipendenza dalle valute fiat tradizionali.