Il Servizio delle Entrate Interno (IRS) ha ribadito la sua posizione secondo cui le ricompense derivanti da attività di staking non costituiscono nuova proprietà, opponendosi a una sfida legale che cercava di rinviare le tasse fino a quando le ricompense non vengono vendute o scambiate.

Secondo un rapporto di Bloomberg del 23 dicembre, l'agenzia ha negato gli argomenti di una seconda causa intentata da Joshua Jarrett e sua moglie, Jessica Jarrett. L'agenzia ha affermato che le ricompense costituivano reddito tassabile al momento della ricezione. La risposta dell'IRS afferma:

“La Ruling sui Redditi 2023-14 richiede ai contribuenti che ricevono ricompense di staking di riportare le ricompense come reddito al loro valore di mercato equo nel momento in cui hanno la possibilità di vendere, scambiare o altrimenti disporne.”

Lo staking è il processo di bloccare la propria criptovaluta in un portafoglio per aiutare a far funzionare una blockchain. Facendo ciò, aiuti a verificare le transazioni e a mettere in sicurezza la rete. In cambio, guadagni ricompense, di solito più criptovaluta. È un modo per guadagnare un reddito passivo dalle partecipazioni in asset digitali.

Secondo le linee guida dell'IRS del 2023, i block reward – come lo staking – sono classificati come “reddito” dal momento in cui vengono creati, con tasse basate sul valore di mercato stimato dei token al momento.

La disputa fiscale dei Jarrett

La disputa fiscale dei Jarrett è in corso dal 2021, quando la coppia ha presentato la prima causa contro l'agenzia riguardo a 8.876 token Tezos guadagnati come ricompense di staking nel 2019.

Hanno sostenuto che questi token, simili al raccolto di un agricoltore o al manoscritto di un autore, dovrebbero essere considerati proprietà e tassati solo al momento della vendita. L'IRS ha risposto offrendo un rimborso fiscale di $4.000, che i Jarrett hanno rifiutato, mirando a stabilire un precedente legale per tutte le reti proof-of-stake. Il tribunale ha successivamente respinto il caso, dichiarandolo irrilevante a causa del rimborso.

I Jarrett hanno presentato una seconda causa nell'ottobre 2024, chiedendo una dichiarazione secondo cui le loro ricompense di staking dovrebbero essere trattate come proprietà e tassate solo al momento della vendita.

Nel nuovo reclamo, hanno richiesto un rimborso di $12.179 per le tasse pagate su 13.000 token Tezos guadagnati nell'anno fiscale 2020, insieme a un'ingiunzione permanente contro il trattamento fiscale attuale dell'IRS per i loro token. La causa afferma:

“La nuova proprietà non è un reddito tassabile; invece, il reddito tassabile deriva dai proventi dalla vendita di quella nuova proprietà. In tutti gli altri contesti, l'IRS riconosce che la nuova proprietà non è un reddito tassabile.”

La battaglia legale potrebbe stabilire un precedente su come gli asset digitali dovrebbero essere trattati negli Stati Uniti.

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