Identità rubata dell'Investitore Barefoot utilizzata per truffare i suoi seguaci

Il rinomato esperto finanziario australiano Scott Pape, noto come l'"Investitore Barefoot," ha svelato la sua battaglia contro i truffatori di criptovalute che hanno dirottato la sua identità per frodare i suoi seguaci.

Il 23 dicembre, è stato riferito che Pape e il suo team avevano identificato e segnalato instancabilmente centinaia di gruppi Facebook fraudolenti che sfruttavano la sua immagine per attrarre vittime in truffe.

L'educatore finanziario australiano Scott Pape, noto anche come l'"Investitore Barefoot," ha analizzato le tattiche utilizzate nelle truffe di criptovalute nei gruppi WhatsApp che prendono di mira gli utenti di Facebook. pic.twitter.com/iKV3Ydq0Cu

— Tracey Van 💎 (@gemtracer) 23 dicembre 2024

Pape ha preso in mano la situazione e ha interagito con i truffatori

Determinato a smascherare i truffatori di criptovalute, Pape ha scelto di interagire con loro piuttosto che aspettare che Facebook rimuovesse i loro gruppi fraudolenti, il che rischiava di diffondere ulteriormente i loro schemi.

Utilizzando un profilo falso su Facebook, ha cercato consigli sugli investimenti dai truffatori.

Nel giro di poche ore, hanno sollecitato il suo numero di telefono e lo hanno invitato a unirsi a un gruppo WhatsApp "esclusivo" chiamato "DB Wealth Institute."

Incuriosito, Pape ha cercato l'istituto online, scoprendo comunicati stampa automatizzati su piattaforme come Yahoo Finance, Forbes e LinkedIn.

Uno dei molti gruppi falsi che usano il nome di Pape

Un comunicato ha descritto il "DB Wealth Institute," presumibilmente fondato nel 2011 dal "Professore Cillian Miller," come un ente che offre formazione finanziaria e vanta lo sviluppo del "AI Financial Navigator 4.0," uno strumento che integra AI e big data per affinare le strategie di trading.

Entro il 2024, affermava di aver formato oltre 30.000 studenti in più di dieci paesi.

Ha notato:

“Alle 11 di ogni giorno, il Professore dava i suoi segnali di trading. Ti veniva incoraggiato a pubblicare screenshot delle tue vincite nel gruppo WhatsApp, cosa che la gente faceva tutto il giorno e tutta la notte. Suspicavo che fossero bot.”

Pape ha descritto come il suo telefono si sia rapidamente riempito di oltre 200 messaggi giornalieri nel gruppo WhatsApp, mentre gli utenti condividevano i loro presunti successi nel trading di criptovalute.

È stato quindi avvicinato da un'assistente di nome "Ally," che gli ha consigliato di fare un'operazione long ad alto rischio 100X su un altcoin utilizzando i "segnali di trading" forniti dal presunto professore.

Seguendo il consiglio, Pape ha visto un profitto dell'81% in soli 10 minuti.

Tuttavia, dopo il suo successo iniziale, i truffatori hanno rapidamente intensificato le loro tattiche.

Ally lo ha bombardato con centinaia di messaggi, sondando quanto potesse investire e persino esortandolo a prendere un prestito per unirsi al loro programma di investimento esclusivo.

A questo punto, Pape ha riconosciuto i segni rivelatori di una truffa, attingendo alla sua esperienza passata nell'aiutare altre vittime.

Sapeva che questa era una tattica tipica usata dai truffatori per attirare i loro obiettivi e ha deciso di smettere di interagire prima che le cose si complicassero ulteriormente.

Finto "Professore" che promuove segnali di trading falsi

L'indagine di Pape ha rivelato che le autorità finanziarie e i regolatori statunitensi avevano a lungo messo in guardia sulle truffe che coinvolgono falsi "istituti di ricchezza" che operano attraverso piattaforme come WhatsApp.

Queste truffe presentano tipicamente un presunto "professore" che offre segnali di trading fraudolenti per incoraggiare investimenti, insieme a un'assistente che mantiene la comunicazione con potenziali investitori.

Una volta raccolti fondi sufficienti, i truffatori svaniscono, spesso rinominando la loro operazione e prendendo di mira nuove vittime.

Pape ha spiegato:

“Ci sono tre passaggi che compongono queste truffe: il primo passaggio è la fiducia. Il secondo passaggio è l'avidità. E l'ultimo — e il più lucrativo di tutti per i truffatori — è la paura.”