La Russia afferma che quasi tutto il commercio con l'India e la Cina ora avviene in valute nazionali La Russia ha confermato
La Russia afferma che quasi tutto il commercio con l'India e la Cina ora avviene in valute nazionali
La Russia ha confermato che sta ancora abbandonando il dollaro per sempre nel suo commercio con due dei suoi principali partner, Cina e India.
Il presidente Vlad Putin afferma che oltre il 90% del suo commercio con la Cina è ora regolato in valute nazionali—principalmente rubli e yuan—mentre più del 50% del commercio con l'India bypassa completamente il dollaro.
Quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel 2022, l'Occidente ha risposto con sanzioni che hanno colpito quasi ogni aspetto della sua economia, incluso il blocco dell'accesso ai sistemi di pagamento globali come SWIFT.
Di fronte a un blocco finanziario, Mosca ha iniziato a spingere aggressivamente per il commercio in valute locali, rivolgendosi a alleati come Cina e India per creare percorsi economici alternativi.
Rubli, yuan e la morte del dollaro
Il commercio della Russia con la Cina è aumentato vertiginosamente negli ultimi due anni, con entrambi i paesi che si sono orientati verso quella che chiamano una "partnership strategica". Nel 2023, il commercio bilaterale tra le due nazioni ha raggiunto un record di 240 miliardi di dollari, e gli economisti prevedono che la cifra salirà ancora di più entro la fine del 2024.
Ciò che è diverso ora è che la maggior parte di questo commercio—oltre il 90%—è gestito in rubli e yuan. I numeri non mentono. La quota di yuan nelle esportazioni russe verso la Cina è balzata da un ridicolo 0,5% nel 2021 a un sorprendente 16% nel 2022.
Le importazioni raccontano la stessa storia, con l'uso dello yuan che è passato dal 4% nel 2021 al 23% un anno dopo. Nel frattempo, il dominio del dollaro statunitense sta svanendo rapidamente.
Nel 2021, quasi la metà (46,8%) del commercio Russia-Cina veniva condotto in dollari. Entro la fine del 2023, quella cifra era crollata mentre lo yuan lo sostituiva come valuta di riferimento.
Anche le banche russe stanno accumulando yuan. Entro dicembre 2023, le banche russe detenevano 68,7 miliardi di dollari in yuan, superando le riserve in dollari, scese a 64,7 miliardi di dollari.
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