Craig Wright, che si autodefinisce l'inventore del Bitcoin 'Satoshi Nakamoto', è stato condannato il 19/12 da un tribunale britannico a un anno di libertà vigilata e a una multa di 145.000 sterline (circa 180.000 dollari) per aver violato un'ordinanza del tribunale continuando a citare in giudizio gli operatori del settore crypto.

In realtà, già a marzo di quest'anno, un tribunale britannico aveva stabilito che Craig Wright non fosse l'inventore del Bitcoin Satoshi Nakamoto, ma lui continua a usare l'identità di 'Satoshi Nakamoto' per bullizzare e minacciare la comunità Bitcoin e gli sviluppatori, continuando a presentare cause legali, finendo per essere punito dal tribunale. Per il suo stato di nazionalità australiana, è stato soprannominato dalla comunità 'Craig Wright l'australiano'.

Cinque capi di disobbedienza al tribunale sono stati accertati, il tribunale britannico ha emesso una condanna a un anno di libertà vigilata.

Secondo quanto riportato, in precedenza Craig Wright era già stato ordinato dal tribunale britannico a luglio di smettere di citare in giudizio gli operatori del settore crypto usando l'identità di 'Satoshi Nakamoto', ma lui non ha prestato attenzione, citando in giudizio oltre 100 aziende e richiedendo un risarcimento esorbitante di 900 miliardi di sterline (circa 1,14 trilioni di dollari).

Jonathan Hough, avvocato dell'Open Patent Alliance (COPA), accusa che queste cause sono semplicemente 'una manovra di pubbliche relazioni per attirare l'attenzione del pubblico'. Il tribunale britannico ha condannato Craig Wright a un anno di carcere per cinque capi di disobbedienza al tribunale, concedendo però un periodo di libertà vigilata di due anni e una multa di 145.000 sterline.

Ha presentato appello ma è stato respinto, subendo il contrattacco della parte in causa.

Già a marzo di quest'anno, un tribunale britannico aveva stabilito che Craig Wright non fosse 'Satoshi Nakamoto', evidenziando che le sue testimonianze contenevano molte dichiarazioni false. Wright ha poi presentato appello, ma a luglio di quest'anno, la corte d'appello britannica ha respinto il suo ricorso, confermando la sentenza originale.

D'altra parte, alcune vittime che sono state citate in giudizio e vessate da Craig Wright hanno scelto di reagire. Ad esempio, il conduttore del podcast 'What Bitcoin Did', Peter McCormack, aveva già perso una causa contro Wright, il che ha portato alla congelazione di parte dei beni di Wright da parte dell'Alta Corte del Regno Unito, per aiutare McCormack a recuperare le spese legali di 1,9 milioni di dollari, che derivano proprio dalla causa per diffamazione presentata da Craig Wright contro McCormack.

(Sentenza semplificata: il responsabile di Bitcoin.org deve rimuovere il libro bianco del Bitcoin e pagare le spese legali di Wright)

L'identità di Satoshi Nakamoto rimane un mistero irrisolto.

Sebbene Craig Wright continui a dichiararsi 'Satoshi Nakamoto', il tribunale ritiene che non possa fornire prove sufficienti per dimostrare questa affermazione. In realtà, da quando nel 2008 è stato pubblicato il libro bianco del Bitcoin, la vera identità di Satoshi Nakamoto rimane un mistero irrisolto.

Detto ciò, Craig Wright continua a sfruttare il nome 'Satoshi Nakamoto' per ingannare e continua a citare in giudizio gli operatori del settore crypto; non si sa ancora se questa decisione di libertà vigilata lo porterà a 'imparare la lezione'.

(Craig Wright riconosciuto dal tribunale come falso Satoshi, avvocato di Wright: la sentenza ingiusta ha violato la libertà di espressione)

Questo articolo 'Il tribunale non sopporta più Craig Wright! Condannato a un anno di libertà vigilata e multa di 180.000 dollari' è apparso per la prima volta su Chain News ABMedia.