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La lotta della Federal Reserve (Fed) contro l'inflazione si sta rivelando una delle vittorie più notevoli nella storia degli Stati Uniti. L'atterraggio morbido sembra destinato a consolidarsi nel 2025 e l'economia continuerà il suo cammino ascendente dopo aver sconfitto l'inflazione senza la necessità di una recessione. Tuttavia, il leggendario Jeremy Grantham avverte di un grande pericolo per i mercati.

Vale la pena menzionare che questa non è solo un'opinione, ma una delle più rispettate nel mondo finanziario. Questo esperto ha previsto crolli finanziari come la bolla tecnologica del 2000, la crisi finanziaria del 2008, la bolla giapponese del 1989 e la bolla del Covid-19 del 2021-2022. Come puoi vedere, questa è una persona a cui dovresti prestare attenzione seriamente quando parla.

Da diversi anni, l'esperto avverte di una situazione grave nei mercati finanziari. Fondamentalmente, afferma che una enorme bolla sta per scoppiare che minaccia una devastante recessione. A suo avviso, parte della responsabilità di questo ipotetico evento ricade sul governo degli Stati Uniti. In parole semplici, la mano morbida contro i monopoli tecnologici finirà per causare un grande problema.

La teoria di Jeremy Grantham sulle grandi bolle è stata applicata con successo in casi come le azioni di Amazon. È che più grande è la nuova idea, più il mercato la sovravaluta e più euforia attira. Questo porta a un crollo, come nel caso della bolla del 2000.

Grantham avverte di una recessione imminente

Secondo Grantham, il mercato si sta preparando per una nuova situazione di esplosione della bolla. La nuova causa sarebbe l'euforia legata all'intelligenza artificiale e il fatto che questa tecnologia è controllata dai noti monopoli o oligopoli.

In ogni caso, l'esperto afferma che i principali indicatori indicano effettivamente un collasso finanziario. Tra questi c'è lo spread tra i tassi d'interesse a 6 mesi e a 10 anni. A questo si aggiunge l'aumento costante della disoccupazione e il gigantesco debito degli Stati Uniti.

Crede che le attuali alte valutazioni siano dovute alla suddetta mancanza di controllo sui monopoli. Questo porta a profitti insoliti per aziende come Alphabet, Microsoft, Apple, Amazon, Nvidia e Meta. D'altra parte, evidenzia anomalie sorprendenti nel modello di valutazione.

Si riferisce alla correlazione tra alti margini di profitto, inflazione e rapporti P/E. Nota che attualmente c'è un'anomalia simile a quella delle bolle del 2000 e del 1925. In condizioni normali, il P/E dovrebbe essere a 23x, ma ora è a 38x, ovvero uno spread del 49%.

L'analista sottolinea anche che solo il 20% delle azioni che sono decollate nella bolla di Internet del 2000 è riuscito a sopravvivere all'esplosione. In un'intervista recente ad agosto, ha detto che nel 2024 "ci troviamo di fronte al mercato più debole mai visto."

In parole semplici, il fenomeno di cui Jeremy Grantham avverte può essere riassunto come segue: maggiore è la valutazione, maggiori sono le probabilità che una bolla scoppi. L'esperto raccomanda che il rischio possa essere minimizzato investendo in mercati emergenti come India, Brasile o Messico.