Notizie PANews del 19 dicembre riportano che, secondo DL News, la dirigenza della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha prestato particolare attenzione al fenomeno delle aziende di criptovaluta e dei loro dirigenti respinti dalle banche. Mercoledì, la commissaria della SEC Hester Peirce ha messo in dubbio una proposta di bilancio di quasi 400 milioni di dollari per l'anno 2025 presentata dal Public Company Accounting Oversight Board (PCAOB). Peirce ha sottolineato che il PCAOB ha deciso di concentrarsi su quelle aziende che detengono grandi quantità di criptovalute o promuovono il commercio di criptovalute. Ha affermato: “Negli ultimi settimane, le iniziative delle autorità di regolamentazione per fermare gli enti regolamentati dall'entrare nel settore delle criptovalute sono diventate pubbliche.”
Nel decidere di non approvare la richiesta di bilancio del PCAOB, Peirce ha ulteriormente chiesto come il consiglio stesse scegliendo gli oggetti di indagine, senza però dissuadere i revisori, gli emittenti e i broker-dealer dall'entrare nel settore delle criptovalute. Tuttavia, l'opinione di Peirce non è stata accolta, e gli altri tre commissari, incluso il presidente della SEC Gary Gensler, hanno votato contro.
In precedenza, l'industria delle criptovalute aveva accusato per settimane di essere sistematicamente esclusa dal tradizionale sistema bancario. In questo contesto, Peirce ha rilasciato il commento sopra citato. L'investitore di criptovalute Nic Carter ha definito questo presunto comportamento di esclusione "Operation Choke Point 2.0".