CoinVoice ha recentemente appreso che, secondo quanto rivelato dal pubblico ufficiale dell'avvocato Wu Enxiang, ad agosto di quest'anno, le autorità di pubblica sicurezza di una certa località in Cina hanno riconosciuto che il comportamento di fare trading di criptovalute attraverso VPN è considerato illegale, e le persone coinvolte sono state sanzionate amministrativamente, con i profitti dal trading di criptovalute confiscati.
In una certa località della Cina, le autorità di pubblica sicurezza hanno scoperto un uomo che, utilizzando una VPN, ha indebitamente utilizzato canali non ufficiali per connettersi a Internet a livello internazionale. Ha contattato clienti all'estero che volevano acquistare una certa criptovaluta tramite un sito web estero e ha poi acquistato la criptovaluta a un prezzo basso su un'app di trading all'estero, per poi rivenderla a un prezzo più alto, impegnandosi così nella vendita di una certa criptovaluta. Dopo essere stato convocato dalle autorità, l'uomo è comparso per essere interrogato. Durante le operazioni dello studio, ha guadagnato illegalmente 90.000 yuan.
Il provvedimento di sanzione amministrativa indica che il comportamento dell'uomo ha costituito un uso indebito di canali non ufficiali per connettersi a Internet a livello internazionale. In base all'articolo 6 e all'articolo 14 delle (Norme provvisorie per la gestione dell'accesso internazionale alle reti informatiche della Repubblica Popolare Cinese) e alla prima clausola dell'articolo 11 della (Legge sulla gestione della sicurezza pubblica della Repubblica Popolare Cinese), si decide ora di ordinare all'autore dell'illecito, Zhang San, di interrompere la connessione, di ricevere un ammonimento e di essere multato di 15.000 yuan, con la confisca dei proventi illeciti di 90.000 yuan e il sequestro di otto telefoni cellulari e otto computer utilizzati per il reato. [Link originale]