Nel 2007, quando ho iniziato il mio lavoro nel governo, ho comprato il mio primo telefono cellulare, il Nokia 2310. All'età di 18 anni, ho lavorato duramente con l'obiettivo di diventare ricco. Nel 2009, avevo internet 2G sul mio telefono e cercavo attivamente strategie per il successo. È allora che ho scoperto Bitcoin, che era quotato a soli 40 centesimi. A quel tempo, un dollaro statunitense valeva 84 rupie pakistane. Tuttavia, l'investimento era impossibile senza un computer. Satoshi Nakamoto aveva creato il primo software per Bitcoin, e potevamo investire attraverso metodi peer-to-peer (P2P). All'epoca guadagnavo uno stipendio mensile di 6000 rupie, e avevo un telefono cellulare Sony Ericsson, ma investire in Bitcoin non era praticabile tramite cellulare a quel punto. Avevo 10 bitcoin, ma nessun controllo su di essi, pensando che fosse solo uno scherzo. Ripensando, quei 10 bitcoin avrebbero potuto farmi diventare miliardario oggi. Ho creato un account Yahoo, ma ho perso l'accesso ad esso, e nonostante i miei sforzi, non sono riuscito a recuperarlo. Questa esperienza mi ha insegnato che senza pazienza e perseveranza, ciò che ci rimane è solo il rimpianto.

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