In un recente sviluppo, il tribunale distrettuale di Mosca ha imposto una multa di circa 11.000 dollari all'exchange di criptovalute statunitense Coinbase per la sua incapacità di localizzare i dati degli utenti russi all'interno del paese. Questa mossa fa parte di un più ampio giro di vite sui servizi stranieri che non rispettano le leggi russe sulla localizzazione dei dati.
Secondo quanto riferito dai media russi, il tribunale ha anche multato l'associazione internazionale AIDA International in relazione allo stesso problema, sottolineando la severità con cui le autorità russe si stanno avvicinando al rispetto della localizzazione dei dati.
La corte ha ritenuto sia Coinbase che AIDA International colpevoli di illeciti amministrativi ai sensi dell'articolo 13.11 del Codice russo degli illeciti amministrativi, in particolare per "inadempienza da parte dell'operatore, durante la raccolta dei dati personali, dell'obbligo di registrare, sistematizzare, accumulare, archiviare i dati di Cittadini russi”. Le multe imposte, pari a 1 milione di rubli ciascuna, rappresentano il minimo prescritto da questo articolo, con le aziende potenzialmente esposte a sanzioni fino a 6 milioni di rubli.
Questo sviluppo segue un modello di sanzioni imposte a diverse altre importanti società internazionali per simili problemi di non conformità. Nel mese di ottobre, il tribunale distrettuale di Mosca ha multato il servizio di videocomunicazione Zoom di 15 milioni di rubli per il ripetuto rifiuto di localizzare i dati degli utenti russi all'interno del Paese. Ad agosto anche la popolare app di messaggistica Telegram è stata multata di 50.000 rubli per un reato simile.
Le azioni legali derivano da una direttiva emessa dal Servizio federale russo per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell'informazione e dei mass media (Roskomnadzor) a fine maggio. La direttiva imponeva a tutti i servizi stranieri di localizzare i database degli utenti russi in Russia entro il 1 luglio. Secondo le informazioni dell'agenzia di stampa russa TASS, circa 600 aziende straniere hanno rispettato questo requisito, localizzando la memorizzazione dei dati personali degli utenti russi in Russia. .
L'elenco delle aziende multate comprende non solo Coinbase, Zoom e Telegram, ma anche giganti del settore come Spotify, Apple, WhatsApp, Airbnb, Google, Twitch, Pinterest e altri. Le multe riflettono uno sforzo concertato da parte delle autorità russe per far rispettare le leggi sulla localizzazione dei dati e garantire che le informazioni personali dei cittadini russi siano archiviate entro i confini del paese.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 1° luglio, resta da vedere come le altre società internazionali risponderanno a questi rigorosi requisiti di localizzazione dei dati e se verranno imposte ulteriori sanzioni da parte delle autorità russe. La situazione sottolinea le continue sfide affrontate dalle aziende tecnologiche globali nel navigare nel complesso panorama delle normative sulla privacy dei dati in diverse giurisdizioni.
Fonte: https://azcoinnews.com/russian-courts-slap-coinbase-with-11000-fine-over-data-localization-refusal.html