L'Eurozona si sta preparando a potenziali sfide economiche, poiché il secondo mandato di Donald Trump potrebbe portare a nuovi dazi statunitensi. L'Institute of International Finance (IIF) stima che questi dazi potrebbero ridurre il PIL dell'Eurozona dello 0,4%. Ciò avviene in un momento in cui molti paesi europei si stanno ancora riprendendo dalla pandemia e stanno affrontando una crescente concorrenza da parte della Cina. Secondo l'IIF, l'impatto economico potrebbe essere "sostanziale", in particolare per le nazioni che dipendono fortemente dal commercio transatlantico.

La Germania, la Francia e l'Italia sono attese a subire il peso di questi cambiamenti. La Germania, il maggiore esportatore degli Stati Uniti nell'Area Euro, affronta zero crescita economica per il secondo anno consecutivo. Le esportazioni di macchinari e beni industriali del paese potrebbero essere significativamente colpite. Anche le esportazioni dell'Italia in settori simili sono vulnerabili. La Francia, nel frattempo, rischia una diminuzione del 4% delle esportazioni da industrie chiave come l'aerospaziale e i beni di lusso durante il mandato di Trump, secondo l'IIF.

Sebbene il potenziale danno sia chiaro, la tempistica per l'attuazione delle tariffe rimane incerta. Le dichiarazioni di Trump sulle politiche commerciali spesso fanno notizia rapidamente, ma il reale avvio delle tariffe tende a richiedere settimane o mesi. Questo ritardo dipende da quanto attivamente l'amministrazione utilizza strumenti come il International Emergency Economic Powers Act. “Le minacce tariffarie di Trump e la loro esecuzione non sempre si allineano,” osserva l'IIF, facendo riferimento al suo precedente mandato quando si è ritirato da una tariffa proposta sul Messico dopo che il paese ha accettato controlli di frontiera più severi.

Gli analisti suggeriscono anche che l'impatto dei piani di Trump varierà, con alcune minacce iniziali che vengono attenuate o modificate durante le negoziazioni. Tuttavia, le industrie in tutta Europa si preparano a potenziali interruzioni, in particolare mentre l'amministrazione statunitense fa riferimento a politiche più protezioniste.

La situazione rimane fluida e tutti gli occhi sono puntati su come queste politiche evolveranno nei prossimi mesi. Gli esportatori europei e i governi devono navigare in queste incertezze mentre bilanciano la necessità di una ripresa economica e una posizione competitiva sulla scena globale. Mentre la nuova amministrazione delinea le sue strategie, l'Area Euro monitorerà da vicino gli sviluppi, inclusi i canali di comunicazione di Trump come Truth Social, per ulteriori indicazioni sulla direzione delle politiche.