Negli Stati Uniti, dopo mesi di indagini del governo federale sulla conformità di Block, Cash App ha deciso di interrompere la funzionalità di trasferimento di bitcoin tramite etichette utente (user tags), suscitando preoccupazioni tra gli utenti sulla capacità dell'app di gestire i rischi.
Cash App ha annunciato nella notifica sulla sua pagina di aiuto che "non supporterà più l'invio e la ricezione di bitcoin tra i $cashtags a partire dal 20 dicembre 2024". L'azienda ha sottolineato che gli utenti possono ancora utilizzare la rete Lightning o la blockchain di bitcoin per inviare e ricevere bitcoin.
Un controllo di ottobre della Wayback Machine non ha mostrato alcuna notifica di questo tipo. Inoltre, questa modifica sembra influenzare solo i trasferimenti di bitcoin e non sembra avere impatti su altri servizi, come l'invio di azioni o contante tramite identificatori unici cashtags.
Un portavoce di Cash App ha dichiarato che l'azienda ha preso questa decisione per "concentrare le risorse interne sui prodotti e servizi che gli utenti di bitcoin di Cash App usano e apprezzano di più."
Cash App (precedentemente nota come Square Cash) è stata lanciata nel 2013 come parte di Block Inc., inizialmente come un sistema di pagamento peer-to-peer simile a Venmo di PayPal. Da allora, si è espansa in una super app con funzionalità come acquisti di bitcoin e azioni, risparmio, prestiti e persino una carta di debito prepagata Visa emessa da Sutton Bank.
Non è chiaro l'uso dei trasferimenti p2p di bitcoin su Cash App, poiché la piattaforma non ha divulgato questi dati. Tuttavia, i documenti normativi mostrano che il business delle criptovalute ha portato profitti all'azienda; nel quarto trimestre del 2023, Cash App ha generato oltre 65 milioni di dollari di profitto lordo in bitcoin, con un aumento del 90% rispetto al quarto trimestre del 2022. Nei primi mesi del 2023, Cash App ha generato oltre 10,3 miliardi di dollari di entrate nette, circa il 65% delle entrate nette di Block in quel momento.
A dicembre 2023, l'app aveva 56 milioni di account attivi, ma non è chiaro quanti di questi utilizzassero i servizi crittografici. (crypto.news)