Il governo federale propone di limitare la crescita del salario minimo

Il governo federale ha presentato alla Camera un disegno di legge che limita la crescita reale del salario minimo a un massimo del 2,5% annuo, come parte di un pacchetto di aggiustamenti fiscali. La misura mira a risparmiare R$ 2,2 miliardi nel 2025 e R$ 9,7 miliardi nel 2026. Attualmente, il salario minimo viene adeguato in base alla variazione dell'INPC e alla crescita del PIL reale rispetto a due anni prima. Il nuovo progetto prevede che il guadagno reale derivante dal salario minimo non possa essere inferiore allo 0,6%.

Inoltre, il progetto propone modifiche alle regole per la concessione del Beneficio di Pagamento Continuativo (BPC), prevedendo la considerazione della somma dei redditi mensili di tutti i componenti del nucleo familiare e il divieto di trattenute non previste dalla legge. Determina inoltre che chiunque possieda beni o proprietà al di sopra del valore di esenzione dall'imposta sul reddito non potrà usufruire del beneficio, con un risparmio previsto di R$ 2,0 miliardi all'anno.

Un'altra misura inclusa nel progetto è la registrazione biometrica obbligatoria per la concessione, il mantenimento e il rinnovo delle prestazioni di previdenza sociale, con un risparmio previsto di R$ 2,5 miliardi all'anno. Il progetto adegua anche i parametri della Bolsa Família, stabilendo tariffe massime per le famiglie unipersonali, con un risparmio previsto di R$ 2,0 miliardi nel 2025 e R$ 3,0 miliardi all'anno a partire dal 2026.

Infine, il progetto prevede che la spesa federale destinata al Fondo Costituzionale del Distretto Federale (FCDF) cresca limitatamente all'IPCA, con un risparmio previsto di R$ 800 milioni nel 2025 e R$ 1,5 miliardi nel 2026.

Fonte: IstoÉ Dinheiro