La Russia è un passo più vicina all'implementazione di un quadro completo per la tassazione delle transazioni e del mining di criptovalute. Il suo Consiglio della Federazione ha approvato un disegno di legge federale il 27 novembre, dopo il suo passaggio alla Duma di Stato.

La legislazione, che attende la firma del presidente Vladimir Putin per diventare legge, classifica le valute digitali come proprietà ed esenta le transazioni in criptovaluta dall’imposta sul valore aggiunto (IVA).

Nuovo framework crittografico in Russia

In base alla nuova legge, il reddito derivante dalle vendite di criptovalute sarà soggetto a un'imposta sul reddito delle persone fisiche del 13%-15%, in linea con le aliquote fiscali per le transazioni in titoli. Tuttavia, gli operatori di mining di criptovalute sono anche esenti da IVA sulle monete estratte, ma sono tenuti a segnalare le loro attività alle autorità fiscali. Il reddito derivante dal mining sarà tassato in base al valore di mercato delle risorse digitali al momento della ricezione.

Il mancato rispetto dei requisiti di reporting comporterà multe di 40.000 rubli, circa 360 dollari. Questa mossa arriva mentre il Bitcoin raggiunge massimi record rispetto al rublo russo, riflettendo un crescente interesse per le valute digitali nel paese.

Il progetto di legge riconosce anche l'uso delle valute digitali negli accordi commerciali esteri nell'ambito del quadro giuridico sperimentale della Russia per le criptovalute.

È importante notare che i servizi degli operatori di infrastrutture di mining autorizzati rimarranno esenti da tasse nel paese. Una volta attuate, queste misure mirano a formalizzare l'economia delle criptovalute in Russia, fornendo chiarezza normativa mentre introducono una supervisione per allinearsi con gli obiettivi fiscali del governo.

L'ultimo sviluppo arriva una settimana dopo che i funzionari hanno annunciato piani per limitare il mining di criptovalute questo inverno per prevenire carenze di elettricità.

Come riportato in precedenza, il mining sarà sospeso nelle regioni siberiane come Irkutsk e Buryatia da dicembre a metà marzo e subirà divieti stagionali simili fino al 2031.

Divieti tutto l'anno entreranno in vigore nel 2024 nel Caucaso settentrionale e nelle zone controllate dalla Russia in Ucraina, inclusi Donetsk e Kherson. La commissione governativa del vice primo ministro Alexander Novak ha approvato la misura.

Il traffico delle criptovalute in Russia aumenta dell'8%

Nell'ultimo mese, il Bitcoin ha registrato una crescita massiccia avvicinandosi a 100.000 dollari, il che ha suscitato entusiasmo globale nel mercato delle criptovalute, inclusa un'attività notevole in Russia.

Una ricerca di MegaFon, un importante fornitore di telecomunicazioni russo, ha rivelato che il traffico internet verso i principali exchange di criptovalute nel paese è cresciuto dell'8% all'inizio di novembre. Oltre al prezzo del Bitcoin, questo picco è stato guidato anche da recenti cambiamenti nelle normative locali sulle criptovalute.

Questo rispecchia una tendenza globale, poiché i risultati di MegaFon indicano un aumento del 8% al 10% mese dopo mese delle visite web ai 20 exchange di criptovalute più popolari. Gli utenti russi rappresentavano una stima del 27% al 30% del traffico complessivo su queste piattaforme, evidenziando il loro crescente interesse nel mercato delle criptovalute in evoluzione.

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