Le partecipazioni in criptovalute russe su scambi centralizzati valgono ancora miliardi nonostante la volatilità, rivela la Banca di Russia.
Le partecipazioni in criptovalute russe su scambi centralizzati ammontano ancora a miliardi nonostante un calo di quasi il 16% rispetto ai dati di marzo, secondo l'ultimo rapporto della Banca di Russia.
Secondo i dati della banca centrale, i russi detenevano 6,8 miliardi di dollari in criptovalute su scambi centralizzati, segnando un calo del 15,8% rispetto a marzo. Nonostante questo calo, Bitcoin (BTC) rimane l'asset dominante, costituendo il 69% delle partecipazioni totali, seguito da Ethereum (ETH) al 21% e stablecoin al 10%.
Il calo dei saldi negli scambi coincide con una minore attività di mercato, afferma la banca centrale, sottolineando che nei mesi recenti si sono registrati volumi di scambio ridotti.
In un modo o nell'altro, gli investitori russi rimangono attivi nel mercato delle criptovalute più ampio. Secondo la banca centrale, il traffico web verso gli scambi di criptovalute in Russia è cresciuto del 56,5%, con gli utenti russi che ora rappresentano il 7,5% delle visite globali. Inoltre, i flussi di asset cripto legati agli investitori russi sono aumentati del 18%, raggiungendo 4,8 trilioni di rubli (circa 50 miliardi di dollari) nel terzo trimestre.
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I meme coin attirano nuovi utenti
La banca centrale ha anche menzionato i meme coin nel rapporto, affermando che, sebbene questi asset abbiano guadagnato attenzione, non sono visti come motori principali di investimenti su larga scala.
“I memecoin e simili mini-app attirano nuovi utenti nel mercato degli asset cripto, ma data la capitalizzazione di mercato di questi progetti rispetto al mercato cripto più ampio, non servono come un canale significativo per l'afflusso di fondi sostanziali dai cittadini.”
La Banca di Russia
Il rapporto arriva poco dopo che MegaFon, una delle più grandi compagnie di telecomunicazioni della Russia, ha segnalato un aumento dell'8% nel traffico web verso gli scambi di criptovalute, guidato dall'aumento dei prezzi di Bitcoin e dai cambiamenti nelle normative locali. L'aumento rispecchia una tendenza globale, con il traffico web verso i primi 20 scambi di criptovalute aumentato dell'8% al 10% a novembre rispetto a ottobre, ha spiegato l'azienda.
Secondo i dati di MegaFon, gli scambi come Deribit hanno visto un aumento del 126% nelle visite all'inizio di novembre, mentre altre piattaforme, tra cui HTX (ex Huobi) e KuCoin, hanno visto un incremento del traffico rispettivamente del 24% e 23%. Durante lo stesso periodo, scambi come Gate.io, Upbit e Kraken hanno registrato un calo del traffico web, mostrano i dati.
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