Gli aumenti nei prezzi di Bitcoin e le recenti normative sul mining di criptovalute hanno scatenato un aumento dell'8% nel traffico internet russo verso i principali exchange, rivelano i dati.

Il traffico internet verso i principali exchange di criptovalute in Russia è aumentato dell'8% all'inizio di novembre, stimolato da un forte aumento dei prezzi di Bitcoin e dai cambiamenti nelle normative locali, secondo un'analisi effettuata da MegaFon, una delle più grandi compagnie di telecomunicazioni in Russia.

L'aumento segue una tendenza globale, con il traffico web verso le prime 20 crypto exchange aumentato dell'8% al 10% a novembre rispetto a ottobre, afferma l'azienda. Secondo l'analisi, in Russia, gli utenti rappresentavano circa il 27% al 30% del traffico internet totale verso queste piattaforme.

Il prezzo di Bitcoin (BTC) è aumentato di oltre il 45% a novembre, passando da $68,000 a $99,000, aumentando l'interesse nel mercato delle criptovalute in tutto il mondo, inclusa la Russia.

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L'aumento del traffico è stato particolarmente notevole su piattaforme come Deribit, afferma MegaFon, aggiungendo che la piattaforma ha registrato un aumento del 126% delle visite all'inizio di novembre. Altri exchange, inclusi HTX (ex Huobi) e KuCoin, hanno segnalato una crescita del traffico del 24% e del 23%, rispettivamente.

Tuttavia, alcune piattaforme hanno registrato cali. La piattaforma cinese Gate.io ha visto un calo del 26% nel traffico, mentre Upbit e Kraken hanno perso rispettivamente il 6% e il 4%.

Oltre alla performance del mercato globale delle criptovalute, la nuova legge sul mining di criptovalute della Russia, entrata in vigore il 1° novembre, potrebbe anche contribuire al crescente interesse, afferma il gigante delle telecomunicazioni. Come riportato in precedenza da crypto.news, la legge consente il mining di criptovalute solo per imprenditori individuali e organizzazioni registrate, con i miner non imprenditoriali limitati a un consumo mensile di 6.000 kWh. I divieti temporanei di mining in alcune regioni, previsti per iniziare il 1° dicembre a causa della carenza di elettricità, dureranno fino a marzo 2025.

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