Secondo Cointelegraph, Swan Bitcoin ha avviato un'azione legale contro lo studio legale Gibson, Dunn & Crutcher, che mantiene ancora, in seguito alla decisione dello studio di assumere un avvocato che rappresenti Tether, un emittente di stablecoin e società di criptovalute rivale. La causa, depositata presso la Corte superiore della California il 22 novembre, accusa Gibson di negligenza legale. Swan sostiene che lo studio legale inizialmente ha accettato di rappresentarlo contro Tether, un ex partner diventato avversario, ma in seguito ha accolto Tether come cliente, consigliando a Swan di cercare un consulente legale alternativo.
Il conflitto è sorto quando uno degli avvocati di Gibson avrebbe contattato il CEO di Swan, Cory Klippsten, per informarlo che lo studio aveva bisogno di trovare un nuovo rappresentante. Ciò era dovuto all'assunzione dell'avvocato Barry Berke, che rappresenta Tether, creando un potenziale conflitto di interessi. In precedenza, con Gibson come consulente legale, Swan aveva intentato una causa a settembre contro un gruppo di ex dipendenti, accusandoli di aver rubato codice software per fondare una società di cripto-mining denominata Proton Management. Swan sostiene che Proton abbia convinto Tether a recidere i legami con Swan a favore del supporto di Proton, accuse che Proton nega. In particolare, Tether non è nominato come imputato nella causa di Swan.
Il 24 novembre, Gibson ha presentato una mozione per ritirarsi come rappresentanti legali di Swan nel caso contro Proton, citando una completa rottura del rapporto avvocato-cliente. Lo studio ha affermato che Swan aveva espresso l'intenzione di non pagare mai le spese legali dovute e ha chiesto milioni di dollari per non opporsi al ritiro di Gibson dalla causa. In risposta, il 25 novembre, Swan ha richiesto un ordine restrittivo temporaneo dalla Corte superiore della California per impedire a Gibson di ritirarsi dal caso Proton e per impedire allo studio di rappresentare Tether.
La denuncia di Swan sostiene che Gibson sta violando la regola della "patata bollente" nell'etica degli avvocati, che proibisce agli avvocati di abbandonare un cliente per evitare un conflitto di interessi. Un'udienza per l'ordine restrittivo è prevista per il 26 novembre.