Ieri, il prezzo del Bitcoin si è finalmente avvicinato alla ormai famosa soglia psicologica di 100k in USD.
Sono passati più di tre anni da quando i mercati crypto aspettavano di raggiungere un prezzo di 100.000 USD, e solo ieri questo livello è stato avvicinato per la prima volta nella storia.
I 100k USD di Bitcoin
Per la comunità dei sostenitori del Bitcoin, i 100k sono una soglia molto importante.
Sono così tanti che molti sui loro profili social hanno 'indossato' occhi laser per sostenere questa bull run.
Le persone hanno iniziato a parlare di 100k in USD precisamente nel 2021, grazie in particolare alla proiezione del modello stock-to-flow di PlanB.
https://twitter.com/100trillionUSD/status/1458776821932048387
In realtà, questo modello è stato sviluppato nel 2019 e successivamente rielaborato durante l'ultima grande bull run iniziata alla fine di ottobre 2020 e terminata a novembre dell'anno successivo.
Il modello originale puntava infatti a circa 70.000 USD, che è stato poi raggiunto nel 2021, ma la rielaborazione effettuata con i dati successivi puntava oltre i 100.000 USD.
E così, dopo essere salito a 64.000 USD nell'aprile del 2021, molti si aspettavano che entro la fine di quell'anno il prezzo del Bitcoin potesse anche raggiungere i 100.000 USD.
Il divieto cinese
A maggio 2021, tuttavia, è arrivata la doccia fredda.
La Cina ha emesso un divieto generale sul trading di criptovalute, che ha effettivamente allontanato il capitale al dettaglio cinese dal mercato crypto.
Il prezzo del Bitcoin è rapidamente crollato a 30.000 USD, anche se nei mesi successivi è riuscito a risalire, segnando nuovi massimi storici a 69.000 USD a novembre dello stesso anno.
È possibile che, se il capitale al dettaglio cinese non si fosse prosciugato, il prezzo di BTC avrebbe potuto avvicinarsi a 100.000 USD entro la fine del 2021.
Questo non è accaduto, e durante il successivo mercato orso del 2022, è persino sceso sotto i 16.000 USD.
Il 2024
Successivamente, gli investitori e speculatori al dettaglio cinesi sono effettivamente tornati nei mercati crypto, principalmente grazie all'uso nascosto di scambi esteri.
Quindi già nel 2023, il capitale al dettaglio cinese era probabilmente tornato nei mercati crypto, tanto che a settembre di quest'anno, sono stati proprio i mercati cinesi a far salire il prezzo di BTC.
Inoltre, a partire dall'11 gennaio, gli ETF spot di Bitcoin sono finalmente disponibili sugli scambi USA, portando nuovo capitale a BTC dai mercati tradizionali.
Infatti, già a marzo, il prezzo del Bitcoin ha registrato un nuovo massimo storico sopra i 73.000 USD, battendo quello di novembre 2021.
Con la vittoria di Trump nelle elezioni presidenziali del 5 novembre, è iniziata una nuova bull run, che ha portato il prezzo di BTC ben oltre i precedenti massimi storici.
L'approccio ai 100k USD del prezzo del Bitcoin
L'approccio ai 100k è iniziato precisamente il 6 novembre 2024, che è il giorno della dichiarazione di vittoria di Trump.
Quel giorno è stata rotta la barriera dei 74.000 USD, anche se nei giorni successivi si è mosso lateralmente un po' attorno ai 77.000 USD.
Ci sono stati poi, tuttavia, altri due slanci verso l'alto.
Il primo tra il 10 e il 13 novembre, con nuovi massimi storici sopra i 90.000 USD, e il secondo, iniziato solo tre giorni fa, con la salita sopra i 99.000 USD.
In questo momento, il prezzo più alto di sempre mai raggiunto dal Bitcoin nei mercati crypto è di 99.500 USD, toccato questa mattina per un breve momento.
Rispetto al prezzo del 5 novembre, quello attuale è più alto del 43%, e rispetto a quello di due giorni fa, è più alto del 7%.
Il superamento dei 100k
Ora la domanda è: il Bitcoin sarà in grado di superare il muro dei 100k?
A dire il vero, molti sostengono che a quella soglia psicologica, potrebbero essere attivate molte azioni di presa di profitto.
Infatti, sugli scambi, diversi ordini di vendita sono già stati piazzati vicino ai 100.000 USD.
Quindi, da un lato, il prezzo del Bitcoin sembra avere la possibilità di salire anche oltre il massimo storico attuale e raggiungere i 100k, dall'altro lato, una volta raggiunta quella cifra, potrebbe anche scendere.
Tuttavia, non è certo che tale calo sia necessariamente un ritracciamento con stabilizzazione a livelli inferiori. Potrebbe invece essere solo una correzione temporanea con un successivo rimbalzo.
In questo momento non è chiaro cosa accadrà, ma almeno abbiamo la certezza che i 100k sono già stati avvicinati, anche se non raggiunti.
L'ETF
A guidare la crescita negli ultimi giorni sono stati gli ETF sulle borse tradizionali.
Questi infatti da un lato attraggono capitale che non è presente nei mercati crypto, e dall'altro acquistano BTC e li immobilizzano, riducendo l'offerta sugli scambi crypto.
Ad esempio, secondo i dati di CryptoQuant, è da fine febbraio che questa dinamica continua a drenare BTC dagli scambi, con una forte accelerazione a partire dalla fine di ottobre.
In particolare, a partire dal 6 novembre, e specialmente negli ultimi tre giorni, diversi migliaia di BTC sono stati ritirati dagli scambi crypto, riducendo così significativamente l'offerta.
Dato che la domanda rimane molto alta, il prezzo potrebbe solo salire.
Il rischio, tuttavia, è che sopra i 100k questa dinamica potrebbe invertire a causa del desiderio di prendere profitto, anche se gli investitori a medio/lungo termine spesso preferiscono aspettare fino al nuovo anno per vendere, al fine di posticipare il pagamento delle tasse su eventuali guadagni di capitale di un anno.