La Russia vieta il mining di criptovalute nei vicini territori ucraini a partire da dicembre 2024

Le autorità russe hanno annunciato la decisione di vietare il mining di criptovalute sul territorio ucraino a partire da dicembre 2024, con una mossa volta a far fronte alla carenza di energia elettrica aggravata dalle intense attività di mining.

Il divieto comprende le regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, che hanno visto un’impennata dell’attività mineraria.

La mossa fa parte di riforme normative più ampie che riguardano il settore minerario e delle criptovalute russo.

L'obiettivo primario di questa decisione è quello di alleviare la pressione sulle reti elettriche locali, che soffrono di risorse limitate e di consumi in aumento.

Questa restrizione è parallela alla sospensione dell’estrazione mineraria stagionale in altre regioni come la Siberia, che durerà fino al 2031, poiché la domanda di elettricità nella stagione invernale aumenterà notevolmente.

Questo divieto riflette il movimento della Russia verso una rigorosa regolamentazione del settore della valuta digitale, con l'obiettivo di ridurre al minimo gli impatti negativi sulle infrastrutture energetiche, mentre il governo continua a cercare un equilibrio tra il sostegno dell'economia digitale e la protezione delle risorse locali.

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