Rapporto: la Corea del Sud imporrà una tassa del 20% sulle criptovalute nel 2025 e aumenterà la soglia di esenzione fiscale

Secondo quanto riportato da The Block, il partito democratico al governo in Corea del Sud prevede di attuare una tassazione sulle criptovalute a partire dall'inizio del 2025.

Tuttavia, il partito spera di aumentare la soglia di esenzione fiscale da circa 1.795 dollari a 35.919 dollari.

Secondo quanto riportato da (Seoul News), il partito al governo in Corea del Sud intende proseguire con il piano di tassazione sui guadagni da criptovalute a partire dal gennaio 2025, invece di approvare ulteriori rinvii.

Inizialmente, l'aliquota fiscale del 20% sui guadagni da criptovalute (22% inclusa l'imposta locale) era prevista per entrare in vigore il 1° gennaio 2022, ma a causa della forte opposizione da parte degli investitori e degli esperti del settore, il piano è stato rinviato due volte, con l'implementazione finale prevista per il 1° gennaio 2025.

Sebbene ci siano state discussioni e proposte sulla possibilità di ulteriori rinvii, una delle proposte era di iniziare nel 2028, secondo quanto riportato dai media locali, il partito democratico coreano (DPK) è determinato a implementare il piano fiscale come previsto.

Tuttavia, il partito sta rivedendo il piano, aumentando la soglia di esenzione fiscale sui guadagni da criptovalute da 2,5 milioni di won coreani (circa 1.795 dollari) a 5 milioni di won coreani (circa 35.919 dollari).

Considerando la volatilità del mercato delle criptovalute, il piano rivisto consentirebbe ai contribuenti, in assenza di registrazioni di acquisto precise, di utilizzare una certa percentuale del prezzo di vendita come sostituto del prezzo di acquisto originale.

Secondo quanto riportato, il partito democratico ha sottolineato che l'innalzamento della soglia di esenzione fiscale a 5 milioni di won coreani equivale di fatto all'abrogazione del piano fiscale, poiché solo pochi investitori supererebbero questa soglia.

Il DPK prevede di approvare il piano attraverso un voto della commissione fiscale del Parlamento il 25 novembre e di approvare il piano rivisto nella seduta plenaria della commissione legislativa il 26 novembre.