Le autorità di Paju, in Corea del Sud, hanno emesso un forte avviso ai residenti con tasse non pagate, minacciando di sequestrare e vendere le loro criptovalute se i debiti non verranno saldati entro la fine di novembre. Situati nella provincia di Gyeonggi, i funzionari di Paju hanno annunciato di mirare a 17 individui che devono complessivamente 124 milioni di won coreani (circa 88.600 dollari), secondo un rapporto della Yonhap News del 18 novembre.
La città ha enfatizzato la sua determinazione a rintracciare i beni crypto dei trasgressori fiscali, affermando che le valute digitali non possono essere utilizzate come scudo per evitare obblighi finanziari. I funzionari hanno promesso di applicare pene severe a coloro che cercano di nascondere beni nelle criptovalute, evidenziando l'uso crescente delle criptovalute per sfuggire alla riscossione dei debiti in Corea del Sud.
Non è la prima volta che Paju ha preso di mira le criptovalute per recuperare le tasse. A luglio, le autorità hanno confiscato beni crypto del valore di 100 milioni di won (circa 72.000 dollari) da parte di trasgressori fiscali. I funzionari hanno rivelato che alcuni residenti convertono deliberatamente i loro fondi in criptovalute per evitare di pagare le tasse, nonostante abbiano i mezzi finanziari per saldare i loro debiti. Sequestrando questi beni, Paju mira a inviare un messaggio chiaro contro l'uso delle criptovalute come strumento di evasione fiscale.
Nel frattempo, in uno sviluppo separato, la Corea del Sud sta esplorando usi innovativi per la tecnologia blockchain nella gestione fiscale. La NongHyup Bank ha recentemente collaborato con la piattaforma di asset digitali Fireblocks per tokenizzare i rimborsi dell'imposta sul valore aggiunto (IVA). Il progetto mira a creare un sistema prototipo utilizzando il motore di tokenizzazione di Fireblocks, consentendo il monitoraggio in tempo reale dei rimborsi riducendo al minimo errori e frodi.
Michael Shaulov, CEO di Fireblocks, ha spiegato che tokenizzare i rimborsi IVA potrebbe ridurre i costi operativi e garantire trasparenza creando un registro digitale immutabile. Questa mossa fa parte di sforzi più ampi in Corea del Sud per integrare soluzioni blockchain nei servizi pubblici, migliorando la fiducia tra istituzioni e cittadini.
Con queste misure, la Corea del Sud continua a guidare sia nella regolamentazione delle criptovalute sia nell'utilizzo della tecnologia blockchain per la governance. Gli sviluppi a Paju evidenziano la doppia sfida di garantire la compliance mentre si abbraccia l'innovazione.