Rivelando #pepe⚡ : come il meccanismo di distruzione modella la scarsità?
La storia del token #pepe⚡ , in parole semplici, consiste nel ridurre l'offerta, aumentando la scarsità; in modo più complesso, riguarda la logica profonda dietro il meccanismo di distruzione. Inizialmente, il numero totale di token #pepe⚡ era di 420 trilioni, ma per far sembrare il token più scarso, il team di sviluppo ha deciso di distruggere la metà—cioè 210 trilioni. La semplice idea alla base è: riducendo la circolazione, il resto naturalmente diventa più prezioso.
Ma c'è un punto chiave da notare: distruggere i token non cambia la definizione di “quanti token possono esserci al massimo”. Questo limite è come se stabilisse un massimo per i token #pepe⚡ —420 trilioni, indipendentemente da quanti ne vengano distrutti, il numero massimo di token rimane invariato.
Potresti pensare che, distruggendo la metà dei token, la circolazione dovrebbe ridursi della metà. In realtà, non è così. I token distrutti potrebbero rientrare nel mercato attraverso altre vie, come ricompense di staking, pool di liquidità, attività comunitarie, ecc. Inoltre, la distruzione di solito non avviene in un'unica soluzione, ma può essere un processo continuo, e potrebbe anche esserci la possibilità di emettere nuovi token dopo la distruzione. Inoltre, il progetto potrebbe anche emettere nuovi token tramite staking, airdrop o ricompense comunitarie, quindi il numero di token in circolazione potrebbe comunque rimanere piuttosto elevato.
In sintesi, dobbiamo distinguere tra due concetti: token in circolazione e numero massimo di token. I token in circolazione sono il numero totale di token che possono essere comprati, venduti e utilizzati sul mercato, mentre il numero massimo di token è la quantità totale che il progetto può emettere, ed è fisso; il limite di #pepe⚡ è di 420 trilioni.