Mentre le autorità hanno dichiarato che l'industria del crypto mining è rilevante per la Russia, le loro azioni dimostrano che lo sviluppo di altre attività essenziali ha la priorità su queste. Secondo TASS, l'agenzia di stampa ufficiale russa, il Ministero dell'Energia russo ha introdotto una proposta che influenzerebbe la fattibilità di queste operazioni in determinate regioni.
Una fonte non identificata ha dichiarato che la proposta, che avrebbe iniziato ad applicare queste restrizioni il prossimo dicembre, era ufficiale. "In effetti, c'è una proposta del Ministero dell'Energia, la prenderemo in considerazione in una riunione della commissione governativa il 18 novembre", ha sottolineato la fonte.
Il Ministero dell'Energia ha osservato che le possibili restrizioni imminenti erano giustificate a causa dei periodi di carenza energetica previsti in alcune regioni. Il Ministero ha spiegato che era prudente "vietare l'estrazione di valuta digitale nelle aree che affrontano parametri normativi e fiscali critici e nelle regioni con prezzi dell'elettricità sovvenzionati durante le carenze previste".
Tra le località che saranno probabilmente interessate da questa misura ci sono la regione di Irkutsk, la Buriazia, la regione del Trans-Bajkal, la regione della Karačaj-Circassia, la regione della Cabardino-Balcaria, la regione dell'Ossezia settentrionale-Alania, l'Inguscezia, la Cecenia, il Daghestan, la regione di Kherson, la regione di Zaporižžja, la Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) e la Repubblica Popolare di Lugansk (LPR).
Questi colpirebbero gli operatori minerari in queste regioni dal 1° dicembre 2024 al 15 marzo 2025. Quindi, l'attività mineraria sarebbe vietata in queste località da novembre a marzo di ogni anno almeno fino al 2031.
La decisione di limitare le attività di crypto mining a livello statale non sorprende. Il mese scorso, il vice ministro dell'energia russo Yevgeny Grabchak ha dichiarato che queste restrizioni avrebbero dovuto essere messe in atto a causa della carenza di energia in regioni come la Siberia. All'epoca, ha osservato che lo stato russo non sarebbe stato in grado di garantire "grandi capacità a chiunque a lungo termine fino al 2030".
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