Causa storica che sfida l'autorità della SEC da parte dei procuratori generali statali e dei sostenitori delle criptovalute
Il DeFi Education Fund ha avviato una seria sfida legale contro la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti nel tentativo di tarpare le ali all'agenzia nella regolamentazione dei mercati delle criptovalute. La causa, sostenuta da una coalizione di procuratori generali dello Stato e depositata presso la Corte federale del distretto orientale del Kentucky, cerca di frenare le azioni esecutive della SEC contro gli exchange di criptovalute.
La denuncia dei querelanti afferma che le azioni della SEC rappresentano un'"azione esecutiva illegittima" che viola anche l'Administrative Procedures Act. Nascosta nel loro argomento principale c'è la distinzione tra un asset digitale e un contratto di investimento, con la coalizione che sostiene che le criptovalute sono al di fuori dell'ambito della tradizionale competenza della SEC sui titoli.
A guidare la carica è il procuratore generale del Kentucky Russell Coleman, che inquadra la causa come una difesa delle libertà finanziarie dei cittadini. Coleman ha affermato che i cittadini del Kentucky di tutte le età e background sono ansiosi di accedere alle criptovalute per affermare la propria libertà finanziaria e proteggersi dall'inflazione storica, inquadrando l'attuale approccio normativo come un'eccessiva estensione dell'amministrazione Biden-Harris.
Il tempismo non potrebbe essere più appropriato, dal momento che il presidente della SEC, Gary Gensler, lascerà il suo incarico quando Donald Trump entrerà in carica, e l'ex presidente probabilmente nominerà un candidato più favorevole alle criptovalute. Giovedì scorso, Gensler ha corroborato la posizione dell'agenzia quando ha citato "danni significativi per gli investitori" nello spazio delle criptovalute e ha messo in dubbio quanti casi d'uso siano sostenibili per la maggior parte degli asset digitali.