Chris Burniske, famoso investitore in criptovalute e fondatore di Placeholder Capital, noto per aver centrato il rally dei prezzi di Solana ($SOL), ha suggerito che il mercato delle criptovalute potrebbe sperimentare un boom dei prezzi simile a quello visto nel 2019.

Secondo un post condiviso da Burniske sulla piattaforma di microblogging X (precedentemente nota come Twitter) con i suoi oltre 265.000 follower, ritiene che i mercati potrebbero salire e crollare improvvisamente come nel 2019. Ha ipotizzato che all'inizio del 2024, il mercato potrebbe vedere un declino, con le criptovalute che stabiliscono minimi più alti nel ciclo.

Se $BTC e $ETH si strappano qui, e poi tutto il resto segue, potremmo essere pronti per una ripetizione a metà del 2019: andando abbastanza in alto da convincere la gente che forse, solo forse, nuovi ATH sono dietro l'angolo, prima di durare un wipeout finale (Q1 '24?) e il raggiungimento di minimi più alti.

— Chris Burniske (@cburniske) 2 novembre 2023

Inoltre, Burniske mantiene un atteggiamento ottimista su Solana (SOL), ricordando la sua decisione di prendere una posizione long sull'asset, spesso visto come un rivale di Ethereum, nel dicembre 2022, quando il suo valore si aggirava intorno ai 10 dollari.

Allora espresse il suo impegno nei confronti di SOL, nonostante il sentimento negativo prevalente tra i critici, sottolineando l'occasione persa dagli scettici. Burniske ha osservato che SOL potrebbe continuare a sovraperformare ETH, come riportato da DailyHodl.

Se la previsione di Burniske si avverasse, significherebbe un boom dei prezzi per la maggior parte delle criptovalute, tra cui Bitcoin, Ethereum e XRP. Sarebbe arrivato in un momento in cui l’economia statunitense ha mostrato una forte crescita nel terzo trimestre del 2023, con i principali fattori alla base della spesa dei consumatori e di un mercato del lavoro robusto, che ha ridotto le possibilità di una recessione nel 2024.

I dati del Dipartimento del Commercio hanno mostrato che il PIL è cresciuto ad un tasso annuo del 4,9% nel periodo luglio-settembre, rispetto al 2,1% del trimestre precedente, e superando le aspettative degli analisti del 4,5%.

In particolare, come riportato da CryptoGlobe, prima della pubblicazione dei dati gli economisti di Bloomberg hanno fatto luce sulle potenziali ripercussioni economiche globali del conflitto in corso tra Israele e Hamas e sul suo potenziale di innescare una recessione globale, soprattutto se dovesse intensificarsi.

Il conduttore di "Mad Money" della CNBC e il noto analista di mercato Jim Cramer hanno recentemente suggerito che gli investitori potrebbero voler trattenere l'acquisto di asset fino a quando i tassi di interesse non aumenteranno nuovamente, credendo che una conseguente svendita abbasserà i prezzi.

Immagine in primo piano tramite Unsplash.