La polizia coreana ha smantellato con successo un caso di frode su larga scala legato al mining di bitcoin, il cui inizio è stato causato dal fatto che la banda di truffatori ha erroneamente scelto un detective come obiettivo della frode, coinvolgendo ben 81 persone. La polizia ha rivelato che il capo della banda di truffatori ha il cognome K e ha ingannato 50 vittime. Hanno affermato che affittando attrezzature per il mining di bitcoin tramite raccolta fondi si potevano ottenere profitti "garantiti", ma si trattava in realtà di una truffa ben pianificata.