Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali, i dirigenti di Ripple ($XRP ) Brad Garlinghouse (CEO) e Stuart Alderoty (CLO) hanno rilasciato dichiarazioni esortando la nuova amministrazione a dare priorità alla riforma della regolamentazione delle criptovalute.

Garlinghouse ha offerto un "primo elenco di cose da fare per i primi 100 giorni" per il presidente in arrivo, iniziando con il licenziamento immediato dell'attuale presidente della SEC Gary Gensler. Ha suggerito di sostituire Gensler con figure come Giancarlo (presumibilmente riferendosi all'ex presidente della CFTC Chris Giancarlo), Brooks (probabilmente l'ex controllore dell'OCC Brian Brooks) o Gallagher (possibilmente l'ex commissario della CFTC Dan Gallagher), citandoli come "aggiornamenti enormi per ricostruire lo stato di diritto (e la reputazione) presso la SEC."

Il CEO di Ripple ha anche esortato alla cooperazione bipartisan sul disegno di legge per la struttura del mercato degli attivi digitali attualmente bloccato al Senato, suggerendo una "cena di famiglia" per facilitare i progressi. Infine, facendo eco a una preoccupazione persistente all'interno della comunità crypto, Garlinghouse ha chiesto chiarezza normativa sullo status di Ethereum, chiedendo conferma che ETH, come XRP e BTC, non sia un titolo.

Alderoty ha adottato un tono più conciliatorio, ringraziando entrambe le campagne per i loro sforzi e congratulandosi con Trump per la sua vittoria. Ha fatto riferimento a un incontro precedente tra Trump e i rappresentanti di Ripple a San Francisco durante l'estate, evidenziando l'impegno dell'allora candidato con la politica crypto. Alderoty ha esortato la nuova amministrazione ad abbandonare rapidamente l'approccio della "regolamentazione per enforcement", che è stata fonte di controversie all'interno dell'industria, e a lavorare per stabilire gli Stati Uniti come la "capitale crypto del mondo."