Secondo U.Today, Robin Brooks, ex capo economista dell'Institute of International Finance, mantiene la sua posizione secondo cui Bitcoin è semplicemente un asset di bolla, nonostante i guadagni significativi recentemente osservati nella criptovaluta. Brooks attribuisce il recente rally a un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, liquidando l'impennata come un effetto temporaneo piuttosto che un segno del valore intrinseco di Bitcoin.

Brooks ha già suscitato polemiche tra gli appassionati di Bitcoin affermando che la criptovaluta non offre alcun vantaggio di diversificazione o rendimento e non può funzionare come un affidabile deposito di valore. I suoi commenti hanno scatenato una reazione negativa, soprattutto dopo che Bitcoin ha quasi raggiunto un nuovo record, spingendo i sostenitori a rivisitare il suo post sui social media del 2023. Nonostante le critiche, Brooks sostiene la sua dichiarazione originale, chiarendo che non intendeva essere una previsione della direzione del prezzo di Bitcoin.

Bitcoin ha subito un forte calo nel 2022 a seguito di aggressivi aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve volti a controllare l'inflazione. Tuttavia, la criptovaluta ha visto una ripresa all'inizio del 2024, raggiungendo nuovi massimi spinti dal boom degli ETF. Il primo taglio dei tassi della Federal Reserve dal 2020, implementato a settembre, ha ulteriormente aumentato i prezzi degli asset rischiosi, tra cui Bitcoin.