La Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Secondo Circuito ha ordinato alla Commissione per i Titoli e gli Scambi degli Stati Uniti (SEC) di presentare il suo principale documento di appello contro Ripple Labs entro il 15 gennaio 2025.
Questo arriva dopo che l'agenzia ha richiesto un'estensione della scadenza fino alla data indicata.
Niente più ritardi
Inizialmente, la SEC ha mancato la scadenza per la presentazione del ricorso, con l'avvocato della difesa James K. Filan che ha rivelato la petizione ufficiale del regolatore per ritardare la presentazione. Il 1° novembre, l'ex procuratore federale ha condiviso la decisione della Corte d'Appello sulla richiesta della SEC.
Secondo il documento mostrato nel post di Filan, mentre il tribunale ha approvato la richiesta del regolatore, ha indicato che se l'agenzia non presenterà il suo documento entro il 15 gennaio, l'appello sarà di fatto respinto. Il tribunale ha anche dichiarato che qualsiasi ulteriore richiesta di proroga o altro rimedio non cambierebbe la scadenza di presentazione.
La lotta legale deriva da una sentenza storica nel 2023 del giudice Analisa Torres che ha stabilito che le vendite del token XRP di Ripple sugli scambi non soddisfacevano i criteri per i contratti di investimento ai sensi del Howey Test.
Tuttavia, il giudice ha anche ordinato a Ripple di pagare una multa di 125 milioni di dollari per le vendite istituzionali di XRP, che ha ritenuto una violazione delle leggi sui titoli.
In risposta, la SEC ha annunciato che avrebbe impugnato parti della sentenza, presentando infine la sua dichiarazione pre-argomentativa il 17 ottobre. Nel documento, l'agenzia ha delineato diversi problemi che contesterebbe, comprese le vendite programmatiche di XRP da parte di Ripple sulle piattaforme di trading di criptovalute, così come le vendite personali dei massimi dirigenti dell'azienda di pagamenti Brad Garlinghouse e Christian Larsen.
Contro-Appello di Ripple
Ripple ha controbattuto alla mossa della SEC con un contro-appello proprio contro specifiche parti della decisione del giudice Torres.
L'appello, che gli esperti suggeriscono potrebbe ridefinire la regolamentazione degli asset digitali, ha sollevato quattro punti essenziali, inclusa l'attenzione sulla definizione di "contratto di investimento" ai sensi del Securities Act del 1933. L'azienda sostiene che un contratto del genere richiede un accordo formale con obblighi post-vendita e una garanzia di profitto per l'acquirente, un criterio che sostengono non si adatta alle loro transazioni XRP.
Ripple ha anche mirato alla dottrina del "giusto preavviso", affermando che la SEC e altri regolatori non hanno fornito indicazioni adeguate sullo status delle criptovalute ai sensi della legge federale. Ha insistito di aver fatto sforzi per informare gli acquirenti di XRP su questa incertezza normativa.
Il caso, che si è protratto per più di quattro anni, ha visto numerosi ritardi, causando frustrazione nella comunità XRP.
Il post Aggiornamento Maggiore sulla causa Ripple contro SEC del 1° novembre è apparso per primo su CryptoPotato.