Il CEO di Ripple critica i commenti dell’ex presidente della SEC Jay Clayton

L'ex presidente della SEC ha sottolineato che le agenzie di regolamentazione dovrebbero introdurre regolamenti e casi legali che ritengono possano resistere con successo al controllo giudiziario.

L'amministratore delegato (CEO) di Ripple, Brad Garlinghouse, ha fortemente criticato le osservazioni dell'ex presidente della Securities Exchange Commission (SEC) Jay Clayton riguardo all'approccio normativo della SEC. A partire dal primo trimestre del 2023, la SEC ha avviato varie azioni normative contro gli scambi e le società di criptovalute.

Durante un'intervista con la CNBC il 29 giugno 2023, Clayton ha espresso la sua opinione secondo cui la SEC statunitense dovrebbe intraprendere azioni legali contro società specifiche solo quando hanno solide basi legali. Ha sottolineato che le agenzie di regolamentazione dovrebbero introdurre regolamenti e casi legali che ritengono possano resistere con successo al controllo giudiziario.

Alla luce del voto della SEC volto a respingere le accuse senza pregiudizi, il CEO di Ripple ha ricordato che lo stesso ex presidente della SEC aveva intentato una causa che aveva poche possibilità di successo in tribunale. Nella causa XRP del dicembre 2020, la SEC aveva accusato Garlinghouse e Larsen di condurre "un'offerta continua e non registrata di titoli di asset digitali", sostenendo di aver raccolto più di 1,3 miliardi di dollari.

Il recente esonero dei due dirigenti fa seguito a una decisione del giudice Analisa Torres del luglio 2023, in cui è stato stabilito che la vendita di XRP sui mercati secondari a singoli acquirenti non si qualifica come un contratto di investimento.

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