È molto probabile che il prezzo del bitcoin rimanga in uno stato di lateralizzazione fino all’inizio di novembre, senza una tendenza definita al rialzo o al ribasso.
Nel breve termine, il mercato sembra essere in attesa di un evento che gli dia una direzione chiara, e tale evento potrebbe non essere altro che le elezioni presidenziali americane del 5 novembre.
Con la principale potenza finanziaria mondiale che sceglie il suo prossimo leader, gli investitori sono in modalità standby, cercando di anticipare come le politiche del nuovo presidente potrebbero avere un impatto non solo su Bitcoin, ma sull'intero sistema finanziario globale.
Trump, noto per la sua posizione favorevole nei confronti della deregolamentazione finanziaria e per la sua simpatia per l’industria delle criptovalute (e in particolare per il mining di Bitcoin), potrebbe generare una reazione positiva nel prezzo del bitcoin se verrà rieletto.
D’altronde, se dovesse vincere Kamala Harris, lo scenario potrebbe essere molto diverso. Sebbene abbia anche espresso un atteggiamento aperto nei confronti del settore delle criptovalute, si prevede che il suo approccio sarà più orientato verso una regolamentazione più rigorosa e una supervisione più ampia del settore. Tieni presente che Harris è l'attuale vicepresidente degli Stati Uniti, quindi il suo governo sarebbe la continuazione dell'attuale amministrazione di Joe Biden.
Ciò potrebbe generare una prima reazione di incertezza nei mercati, poiché qualsiasi accenno a normative più restrittive su bitcoin e altri asset crittografici potrebbe spaventare gli investitori, almeno nel breve termine.
Ad ogni modo, nel lungo termine, il bitcoin ha le sue ragioni per brillare, indipendentemente da chi sia il presidente degli Stati Uniti. Gli analisti di Bernstein, ad esempio, sono convinti che BTC raggiungerà i 200.000 dollari l’anno prossimo e il milione di dollari nel 2033. Se la loro previsione fosse corretta, chi acquista bitcoin adesso, a prezzi relativamente bassi, sarebbe
La competizione elettorale si preannuncia come un’elezione polarizzante, con due candidati che rappresentano visioni economiche molto diverse: Donald Trump e Kamala Harris.
Preciso: questo post è solo a scopo informativo, non costituisce alcuna relazione finanziaria né una raccomandazione di investimento.