Across Protocol propone un limite massimo di fornitura di token ACX in mezzo a preoccupazioni contrattuali

Across Protocol ha proposto un limite alla fornitura di token ACX in risposta alle preoccupazioni sollevate dal CEO di LayerZero Labs, Bryan Pellegrino.

Pellegrino ha evidenziato una funzione nel contratto del token Across che potenzialmente avrebbe consentito al proprietario del contratto di bruciare i token ACX da qualsiasi portafoglio, sollevando allarmi sulla sicurezza.

La proposta, introdotta dal co-fondatore di Across Hart Lambur, mira a limitare la fornitura totale di token ACX a un miliardo. Se approvata dalla comunità, la proposta trasferirebbe anche la proprietà del token ACX a un indirizzo nullo (0x0), impedendo di fatto qualsiasi modifica futura alla fornitura di token tramite conio o combustione.

Pellegrino ha criticato il contratto del token Across, sostenendo che presenta un "problema critico". Ha sostenuto che la possibilità di bruciare i token potrebbe comportare perdite arbitrarie per i detentori di token, definendolo un problema significativo di trasparenza.

In risposta, Lambur ha liquidato le osservazioni di Pellegrino come “FUD disonesto e allarmismo”, affermando che il contratto era stato verificato da OpenZeppelin ed era sicuro.

Jota Carpanelli, responsabile della sicurezza di OpenZeppelin, ha difeso la concezione del contratto, affermando che le sue funzioni di mint e burn erano controllate da un portafoglio multi-firma Safe e funzionavano correttamente.

Pellegrino, tuttavia, ha contestato questa valutazione, sostenendo che la scelta progettuale era errata e che molti utenti potrebbero non essere consapevoli dei rischi connessi.

Mentre la comunità è impegnata in una votazione non vincolante sul controllo della temperatura in merito alla proposta, i risultati preliminari indicano un forte sostegno, con il 99,5% a favore del limite di fornitura.

Nel frattempo, il valore del token ACX è sceso di circa il 4%, attestandosi a 0,28 $, a seguito delle accuse.