Il recente crollo del Bitcoin può essere attribuito a diversi fattori:
1. **Contesto macroeconomico**: le incertezze economiche globali, l'aumento dei tassi di interesse e i timori per l'inflazione hanno contribuito a rendere gli investitori cauti nei confronti di asset rischiosi come le criptovalute.
2. **Problemi normativi**: un maggiore controllo normativo, in particolare da parte di grandi economie come gli Stati Uniti, ha creato incertezza sul futuro del trading e degli investimenti in criptovalute. Le notizie di potenziali misure repressive da parte del governo possono portare a svendite di mercato.
3. **Correzioni di mercato**: Bitcoin, come altri asset, subisce regolari correzioni di mercato dopo periodi di crescita significativa. I rally guidati dalla FOMO possono portare a prezzi eccessivamente gonfiati, che poi subiscono una brusca correzione.
4. **Grandi vendite**: i principali investitori o istituzioni occasionalmente vendono quantità significative di Bitcoin, il che può innescare una cascata di vendite automatiche sugli exchange, portando a un improvviso calo dei prezzi.
L'insieme di questi fattori provoca un aumento del panico sul mercato, che a sua volta alimenta ulteriori cali.