Coinspeaker Wall Street abbraccia la tokenizzazione per scambi più economici e veloci

Inizialmente scartate da Wall Street, le criptovalute sono ora accolte da importanti banche e istituzioni finanziarie. Nonostante la resistenza iniziale, la prospettiva di Wall Street è cambiata radicalmente negli ultimi quindici anni, vedendo il potenziale nelle criptovalute non solo come investimenti speculativi ma anche per la loro tecnologia fondamentale: la blockchain.

Questo cambiamento è in gran parte guidato dalla capacità della blockchain di tokenizzare asset del mondo reale come azioni, obbligazioni e persino opere d'arte. La tokenizzazione trasforma questi asset in token digitali che possono essere scambiati rapidamente e a basso costo. Per le istituzioni finanziarie, l'attrattiva risiede nell'economicità e nella velocità, rivoluzionando potenzialmente il trading di asset rendendolo più accessibile ed efficiente.

Guardando oltre azioni e obbligazioni, praticamente qualsiasi asset potrebbe essere tokenizzato. Dalle case e campi da golf alle esclusive iscrizioni a club e beni di lusso, la portata di ciò che può essere rappresentato come token digitali è ampia. In particolare, anche oggetti da collezione di alto valore come opere d'arte e rare sneaker vengono tokenizzati, fornendo un modo sicuro per verificare l'autenticità nei mercati secondari.

Insediamenti rapidi e accesso ampliato

Diversi attori importanti hanno già lanciato prodotti tokenizzati. BlackRock ha introdotto il suo primo fondo comune tokenizzato a marzo, attualmente valutato oltre 500 milioni di $, a indicare una solida accettazione del mercato. Altri giganti finanziari come JPMorgan Chase e Goldman Sachs stanno esplorando soluzioni blockchain private per migliorare i loro servizi, dimostrando il crescente interesse istituzionale nella tokenizzazione.

BlackRock e Franklin Templeton sono pionieri nei fondi di titoli di stato basati su blockchain. Le loro offerte, i token BUIDL e BENJI hanno accumulato collettivamente quasi 1 miliardo di $ in asset, dimostrando una significativa trazione di mercato.

L'adozione si riflette anche nell'infrastruttura che si sta costruendo attorno a queste tecnologie. Banche come Bank of New York Mellon e State Street stanno sviluppando servizi su misura per le esigenze del mercato degli asset tokenizzati, sottolineando la diffusa convinzione istituzionale nel potenziale della tecnologia.

La tokenizzazione raggiungerà i 30 trilioni di dollari entro il 2034

Secondo le previsioni di Standard Chartered, il mercato della tokenizzazione è pronto a raggiungere la sbalorditiva cifra di 30 trilioni di $ entro il 2034, dagli attuali 13,2 miliardi di $ in asset tokenizzati. La crescita del mercato è alimentata principalmente dal credito privato, che domina con 8,4 miliardi di $, mentre i titoli del Tesoro USA seguono da vicino.

Secondo McKinsey, il mercato degli asset tokenizzati, escluse le stablecoin, dovrebbe raggiungere i 2 trilioni di $ entro il 2030. Questa crescita sarà guidata dalla loro applicazione in vari settori, tra cui fondi comuni di investimento, obbligazioni e fondi di investimento alternativi. La proiezione riflette un significativo spostamento verso queste soluzioni digitali nella finanza tradizionale.

Nel frattempo, a Wall Street sono evidenti strategie diverse. Le aziende tradizionali optano per la sicurezza delle blockchain private, mentre i puristi della blockchain favoriscono il potenziale espansivo delle reti pubbliche. Nana Murugesan di Matter Labs sostiene quest'ultima, prevedendola come punto focale delle future iniziative blockchain.

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