• Crypto.com fa causa alla SEC, sostenendo di aver esagerato nel trattare la maggior parte delle transazioni in criptovaluta come titoli.

  • Crypto.com chiede la conferma della CFTC per regolamentare alcuni derivati ​​crittografici, citando la legge Dodd-Frank.

  • Nonostante la battaglia legale, Crypto.com detiene oltre 40 licenze statali per servizi di trasferimento di denaro negli Stati Uniti.

La società Crypto.com ha intentato una causa contro la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, che potrebbe rivelarsi un conflitto piuttosto ampio che potrebbe influenzare in modo significativo l'attività del mercato delle criptovalute negli Stati Uniti.

Il procedimento legale, avviato da Kris Marszalek, co-fondatore e amministratore delegato di Crypto.com, tramite X l'8 ottobre 2024, sostiene che l'attuale prospettiva della regolamentazione della SEC è quella di una regolamentazione tramite applicazione delle norme e che oltre 50 milioni di detentori americani di token crittografici sono stati danneggiati.

https://twitter.com/kris/status/1843642492518051978

L'azione legale segue la ricezione di una notifica Wells dalla SEC, un'indicazione formale che l'agenzia potrebbe prendere in considerazione un'azione esecutiva contro la società. Crypto.com sostiene che la SEC ha superato la sua autorità statutaria trattando quasi tutte le transazioni in criptovaluta come operazioni su titoli, nonostante le aspettative bipartisan che la futura amministrazione potrebbe adottare una posizione più favorevole nei confronti della criptovaluta.

Petizioni per la chiarezza normativa

Oltre a contestare l'ampia portata della SEC, Crypto.com ha chiesto proattivamente chiarimenti sia alla SEC che alla Commodity Futures Trading Commission (CFTC).

La società ha presentato una petizione richiedendo un'interpretazione congiunta per confermare che alcuni prodotti derivati ​​dalle criptovalute debbano essere regolamentati esclusivamente dalla CFTC, come previsto dalle disposizioni del Dodd-Frank Act.

Questa mossa evidenzia le complessità della doppia regolamentazione nel settore finanziario, in particolare per quanto riguarda prodotti innovativi come criptovalute e derivati. Il Dodd-Frank Act impone alla SEC e alla CFTC di avere 120 giorni per emettere un'interpretazione approvata congiuntamente o fornire motivazioni scritte per qualsiasi diniego, che deve comportare la consultazione con il Federal Reserve Board of Governors.

L’impegno di Crypto.com per la conformità

Crypto.com sostiene di aver tentato più volte di seguire la normativa, affermando di avere oltre 40 licenze statali per money transmitter e registrazioni presso la Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) negli USA e che la sua affiliata CDNA è registrata come Designated Contract Market (DCM) e Derivatives Clearing Organization (DCO) presso la CFTC. Tali certificazioni attestano la conformità dell'organizzazione ai requisiti normativi delle operazioni che intraprende.

L'azienda afferma che le sue ampie approvazioni normative e le recenti decisioni giudiziarie a favore del settore delle criptovalute rafforzano la sua posizione contro le azioni della SEC. La causa di Crypto.com mira a contestare l'approccio della SEC, che considera arbitrario e capriccioso, soprattutto data la natura identica delle transazioni che coinvolgono criptovalute consolidate come Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH), che la SEC non classifica come titoli.

Il post Crypto.com intenta causa contro la SEC per salvaguardare il futuro delle criptovalute statunitensi è apparso per la prima volta su Crypto News Land.