Il dibattito sull'identità del creatore di Bitcoin Satoshi Nakamoto è tornato alla ribalta con l'imminente uscita di un documentario della HBO.

Nell'ambito di questo rinnovato interesse, 10x Research ha pubblicato un rapporto che rivisita due delle principali teorie: una che punta al crittografo Nick Szabo e l'altra che suggerisce il coinvolgimento della National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti.

Entrambe le teorie fanno parte di un dibattito più ampio che ha suscitato rinnovato interesse con l'imminente documentario della HBO che indaga sulle origini della prima criptovaluta al mondo.

Fonte: 10x Research

Szabo: l'uomo dietro i contratti intelligenti

Szabo è una figura di spicco nella storia delle criptovalute per lo sviluppo degli “smart contract” negli anni ’90 e per la sua proposta di “Bit Gold”, un precursore di Bitcoin (BTC).

10x Research evidenzia l'influenza di Szabo, notando che il suo concetto decentralizzato di Bit Gold si allinea strettamente con l'architettura di base di Bitcoin.

Bit Gold ha introdotto puzzle crittografici, timestamp e metodi di verifica pubblici. Questi elementi sono stati poi visti in BTC e il mondo li sta costantemente paragonando all'oro.

Nonostante Szabo neghi qualsiasi coinvolgimento con Bitcoin, 10x Research sottolinea le somiglianze nello stile di scrittura e nella filosofia tra i post del blog di Szabo e il white paper di Nakamoto del 2008 su Bitcoin.

NSA: l'alias segreto di Nakamoto?

Il rapporto approfondisce anche la possibilità che la NSA abbia avuto un ruolo nella creazione di Bitcoin, citando l'esperienza dell'agenzia in crittografia e ricerche correlate.

Il documento di ricerca della NSA del 1996, “How to Make a Mint: The Cryptography of Anonymous Electronic Cash”, delineava la struttura di base per quello che alla fine sarebbe diventato BTC.

Come fare una zecca: la crittografia del denaro elettronico anonimo. Fonte: Archive.org

Il 5 marzo 2001, il crittografo Glenn Lilly depositò il brevetto "Dispositivo e metodo di hashing crittografico unidirezionale" mentre lavorava per la NSA.

Il cessionario del brevetto è elencato come "Stati Uniti d'America rappresentati dalla National Security Agency", il che significa che il brevetto è detenuto dal governo degli Stati Uniti, in particolare dalla NSA.

Dispositivo e metodo per l'hashing crittografico unidirezionale. Fonte: United States Patent and Trademark Office

Secondo il rapporto di 10x Research, la tecnologia brevettata era "l'algoritmo di hashing sicuro ampiamente utilizzato (SHA-256)", un algoritmo utilizzato "nella funzione hash e nell'algoritmo di mining per il protocollo Bitcoin".

È opportuno sottolineare che la NSA ha reso il brevetto esente da royalty, come confermato da Datatracker.

Conferma che il brevetto statunitense 6.829.355 è disponibile royalty-free. Fonte: Datatracker

Grande rivelazione della HBO o Szabo-tage?

Nonostante le ricerche approfondite, non esiste alcuna prova definitiva che colleghi direttamente la NSA o Szabo (o qualsiasi altra entità) alla creazione di BTC, e il rapporto di 10x Research lascia ancora i lettori con dei dubbi.

Cointelegraph ha parlato con Markus Thielen, fondatore di 10x Research, che ha spiegato che "il vero Satoshi potrebbe dover fare una dichiarazione pubblica, in particolare se decidesse di vendere i Bitcoin in suo possesso".

"Molti probabilmente daranno per scontato che le scoperte della HBO siano vere, anche se la persona dietro Satoshi potrebbe evitare di confermarlo il più a lungo possibile", ha aggiunto.

Thielen ha affermato che l'azienda ritiene che il documentario della HBO "probabilmente non riuscirà" a dimostrare l'identità di Nakamoto, lasciando che sia il "vero Satoshi" a venire alla luce e fornire prove conclusive.

Di recente, un pretendente a Satoshi, Craig Wright, è stato ritenuto non essere la mente dietro BTC ed è stato invece dichiarato colpevole di falsa testimonianza da un giudice dell'Alta Corte del Regno Unito il 16 luglio.

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