Il Wallet Drainer basato su TON chiude le operazioni e sposta l'attenzione su Bitcoin

Un wallet drainer operante su The Open Network (TON) ha annunciato la sua chiusura a causa della presunta mancanza di crypto whale all'interno della comunità.

In un messaggio condiviso il 7 ottobre dalla soluzione anti-truffa di Web3, Scam Sniffer, gli hacker hanno indicato che le dimensioni ridotte della base di utenti TON erano dannose per le loro operazioni.

Il drainer, che aveva preso di mira gli utenti TON, ha indirizzato i suoi clienti verso un servizio diverso, incentrato invece sullo svuotamento di Bitcoin. L'annuncio affermava: "Dato che TON non ha balene ed è una piccola comunità, chiuderemo".

Gli hacker hanno ipotizzato che coloro che si divertono a drenare risorse su TON troveranno probabilmente Bitcoin un'alternativa più redditizia.

Negli ultimi mesi, c'è stato un notevole aumento di interesse da parte dei drainer nell'ecosistema TON. Raz Niv, co-fondatore di Blockaid, ha osservato in un'intervista precedente che il valore che scorre attraverso TON ha attratto più attori malintenzionati.

Le operazioni del prosciugatore includevano tattiche come adescare gli utenti con transazioni fraudolente che promettevano grandi somme di denaro, come una falsa offerta di 5.000 USDT.

Scam Sniffer ha evidenziato che questa particolare truffa ha utilizzato la funzione di commento di TON per mascherare il suo vero intento, portando le vittime ad autorizzare inconsapevolmente transazioni che hanno prosciugato i loro portafogli. A maggio, è stato segnalato che tattiche simili avevano già prosciugato 22.000 Toncoin, valutati a oltre $ 150.000 a quel tempo.

Solo a settembre gli attacchi di phishing hanno causato perdite per circa 46,6 milioni di dollari a 10.800 vittime.

Una parte significativa di questa cifra deriva da una singola transazione di phishing che ha prosciugato oltre 32 milioni di dollari in criptovalute, evidenziando la crescente minaccia di questo tipo di truffe nel settore delle risorse digitali.