Il giornalista di Offshore Alert David Marchant rivela che gli Stati Uniti hanno avviato due denunce di confisca relative a bitcoin ( BTC ) e tether ( USDT) precedentemente confiscati, sostenendo che i fondi erano stati rubati dai famigerati gruppi di hacker nordcoreani Lazarus Group e Advanced Persistent Threat 38 (APT38). Esso.

Queste organizzazioni di cyber hacker sono note per le loro attività di finanziamento del regime nordcoreano.

Il rapporto di Marchant afferma che le denunce derivano dal furto di 879 milioni di dollari in criptovaluta da parte di cinque organizzazioni con sede in Vietnam, Stati Uniti, Singapore e Giappone, nell'arco di un anno dal 2021 al 2022.

Un reclamo, presentato presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia, prende di mira i bitcoin sequestrati da otto transazioni utilizzate in un ponte di criptovaluta, mentre il resto del reclamo si concentra sugli USDT archiviati in cinque indirizzi di portafogli digitali controllati dagli hacker.

Secondo Offshore Alert, queste azioni fanno parte di sforzi più ampi da parte delle autorità statunitensi per recuperare beni legati alla criminalità informatica nordcoreana.
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