L'8 ottobre, l'ultimo documentario della HBO potrebbe svelare uno dei misteri più ricercati della tecnologia moderna: l'identità dell'inafferrabile creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto. Tra le teorie più convincenti? Il defunto Leonard "Len" Sassaman, un brillante tecnologo, sostenitore della privacy ed esperto di crittografia, potrebbe essere il vero Nakamoto.

Chi è Satoshi?

Len Sassaman era più di un semplice volto tra la folla. Noto per la sua appassionata fede nella privacy, Sassaman ha gestito il remailer anonimo Mixmaster e ha co-fondato iniziative chiave sulla privacy come Pretty Good Privacy e GNU Privacy Guard. Il suo coinvolgimento con la comunità cypherpunk, in particolare alla fine degli anni '90 e all'inizio degli anni 2000, lo ha posto all'epicentro della difesa della privacy in un periodo in cui Internet era ancora agli inizi.

All'età di 18 anni, Sassaman aveva già contribuito all'Internet Engineering Task Force, aiutando a creare il protocollo TCP/IP, che funge da spina dorsale dell'Internet moderna. Trasferitosi nella Bay Area nel 1999, divenne una figura chiave all'interno del movimento cypherpunk, affiancandosi a personaggi del calibro di Bram Cohen, creatore di BitTorrent. Il suo lavoro presso Anonymizer e Osogato, l'azienda che aveva co-fondato con la moglie Meredith Patterson, consolidò ulteriormente la sua reputazione di protettore della privacy.

Potenziale Satoshi Nakamoto

Tuttavia, il dettaglio più allettante risiede nella sua relazione con Hal Finney, il destinatario della prima transazione Bitcoin di sempre da Satoshi Nakamoto. Sassaman e Finney non erano solo amici, ma anche pionieri nel campo della crittografia. Mentre il ruolo di Finney nello sviluppo iniziale di Bitcoin è ben noto, i potenziali contributi di Sassaman rimangono più misteriosi.

Per uno strano scherzo del destino, Satoshi Nakamoto scomparve nel 2011, pochi mesi prima della tragica morte di Sassaman per suicidio all'età di 31 anni. Ancora più strano, un omaggio a Sassaman fu codificato nella blockchain di Bitcoin dai suoi pari, alimentando ulteriormente le speculazioni. E forse la cosa più criptica di tutte è la presunta nota di suicidio contenente "24 parole casuali", un cenno alle frasi iniziali di 24 parole utilizzate oggi nei portafogli di criptovaluta.

Len Sassaman potrebbe essere stato davvero l'enigmatico creatore di Bitcoin? La sua morte è stata un'uscita calcolata o una semplice coincidenza? Il prossimo documentario della HBO promette di approfondire questo affascinante mistero. Scopriremo finalmente la verità? #HBODocumentarySatoshiRevealed #WeAreAllSatoshi #BinanceLaunchpoolHMSTR

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