Al DAC 2024, il presidente della Banca Centrale ha difeso che gli asset digitali sono una parte fondamentale della base finanziaria.
Il Brasile si sta muovendo verso un’economia tokenizzata. A dirlo è Roberto Campos Neto, presidente della Banca Centrale del Brasile, che ha partecipato questo giovedì (3) alla Digital Assets Conference Brazil (DAC), evento promosso da MB (Mercado Bitcoin) in collaborazione con il Gruppo CME , Fireblock e Deribit.
Roberto Campos Neto alla Digital Assets Conference Brazil 2024.
“La tokenizzazione ha un potenziale molto maggiore nell’ambiente della finanza aperta. Quando combiniamo le due cose, il potenziale diventa enorme, combinando comparabilità e portabilità con la tokenizzazione”, spiega.
Campos Neto va oltre riflettendo su come la tokenizzazione possa risolvere i problemi del mondo reale.
Sottolinea che uno dei problemi attuali è la mancanza di controllo da parte delle persone sui propri dati in Internet, il che genera grande frustrazione, dato che oggi forniscono queste informazioni gratuitamente alle grandi aziende.
"Se disponiamo di un mercato finanziario in cui sia possibile costruire una cronologia delle transazioni, unendo tutti i tuoi dati, acquisti e informazioni, e associamo un portafoglio digitale a questo sistema, ad un certo punto potresti monetizzare queste informazioni tramite token."
Ha rivelato che la Banca Centrale ha anche un secondo blocco di regolamentazione previsto per il 2025. “Abbiamo alcune sfide da superare e uno dei temi è la tassonomia delle stablecoin.