🚨 Come la Corea del Nord si è infiltrata nel settore delle criptovalute
Un'indagine ha rivelato che i lavoratori IT nordcoreani si sono infiltrati nel settore delle criptovalute, fingendosi sviluppatori per assicurarsi lavori da remoto in oltre una dozzina di importanti aziende blockchain. Questi agenti sotto copertura sono stati assunti da aziende tra cui Injective, ZeroLend, Fantom, Sushi, Yearn Finance e Cosmos Hub, molte delle quali hanno impiegato inconsapevolmente lavoratori dalla Corea del Nord (RPDC), violando le sanzioni degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite.
I lavoratori IT nordcoreani hanno utilizzato falsi documenti d'identità e falsificato documenti per superare colloqui e controlli dei precedenti. Molti di questi lavoratori sono stati assunti per ruoli da remoto, spesso utilizzando metodi anonimi, il che ha reso loro più facile mimetizzarsi. Sono riusciti a mascherare le loro origini, presentando storie lavorative reali e contributi GitHub.
Zaki Manian, uno sviluppatore blockchain, ha rivelato che oltre il 50% dei curriculum in arrivo nel settore delle criptovalute potrebbe provenire da lavoratori della RPDC. CoinDesk ha identificato oltre una dozzina di aziende che avevano inconsapevolmente assunto sviluppatori nordcoreani dal 2018. Molte di queste aziende, come Cosmos Hub, hanno pubblicamente riconosciuto il problema per la prima volta attraverso questa indagine.
Assumere lavoratori nordcoreani è illegale ai sensi delle sanzioni ONU e USA, ma molte aziende sono state vittime di elaborate frodi di identità. Peggio ancora, CoinDesk ha trovato collegamenti tra i lavoratori IT della RPDC e gli incidenti di hacking. Ad esempio, Sushi, un protocollo di finanza decentralizzata (DeFi), ha perso 3 milioni di dollari in un hack del 2021 collegato a questi lavoratori.
Questi lavoratori IT inviano i loro guadagni a Pyongyang per supportare il programma di armi nucleari del regime, con fino a 600 milioni di dollari all'anno convogliati al regime. I fondi sono stati ricondotti ad indirizzi blockchain collegati al governo della RPDC, secondo le autorità statunitensi e i registri dei pagamenti blockchain.
Una storia folle, vero?
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