La Cina dovrebbe studiare lo sviluppo delle criptovalute nei mercati internazionali, nonostante tutti gli effetti negativi che le circondano. Questa è la raccomandazione che Zhu Guangyao, ex vice ministro delle Finanze, ha fatto durante un discorso al Tsinghua PBOC Chief Economist Forum del 2024.
Guangyao, che ha ricoperto l'incarico da maggio 2010 a giugno 2018, ritiene che le criptovalute siano un elemento fondamentale nello sviluppo delle economie digitali e, in quanto tali, debbano essere esaminate.
A questo proposito ha affermato:
Ha effetti negativi e dobbiamo riconoscerne pienamente i rischi e i danni per il mercato dei capitali, ma dobbiamo studiare gli ultimi cambiamenti e gli adeguamenti politici a livello internazionale perché si tratta di un aspetto cruciale per lo sviluppo dell'economia digitale.
Una spinta istituzionale ha alimentato il nuovo interesse degli Stati Uniti per le criptovalute e la loro considerazione della classe di asset. Guangyao ha spiegato che in precedenza gli Stati Uniti avevano una posizione negativa sulle criptovalute, ritenendo che avessero un "enorme potere distruttivo" come strumento per scopi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo nei mercati internazionali.
Tuttavia, ora con l'approvazione di diversi exchange-traded funds (EFT) per bitcoin ed ether, la politica del paese è cambiata e le criptovalute sono diventate più generalizzate. Guangyao ha anche menzionato che l'ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump ha incluso le criptovalute come elemento chiave nella sua campagna, spiegando che gli Stati Uniti dovrebbero abbracciarle per evitare di essere sostituiti dalla Cina.
Sebbene il trading e il mining di criptovalute siano stati vietati in Cina, hanno assistito a una ripresa poiché le azioni e gli investimenti immobiliari sono crollati prima che il governo annunciasse il recente stimolo per riattivare l'economia del paese.