Il ministro delle Finanze turco Simsek ha dichiarato martedì che la disciplina della spesa e la repressione dell’economia sommersa saranno al centro della politica e che non ci sono piani per imporre nuove tasse, ha riferito Bloomberg. Simsek ha sottolineato che gli effetti ritardati della politica monetaria e degli shock fiscali negativi saranno i principali determinanti del calo dell’inflazione e ha respinto le preoccupazioni sul trade-off tra inflazione e crescita. Gli indicatori chiave che gli investitori e gli economisti stanno osservando includono gli aumenti del salario minimo e la portata degli aumenti amministrativi dei prezzi e delle tasse nel 2025. Quest’anno gli investitori stranieri hanno mostrato un rinnovato interesse per gli asset turchi, molti dei quali scommettono sull’aumento della lira attraverso operazioni di carry trade o detenendo obbligazioni a breve termine.