Secondo CoinDesk, la Turchia ha deciso di non procedere con un pacchetto fiscale aggiuntivo che avrebbe imposto un'imposta sui profitti derivanti dal trading azionario e dalle criptovalute. Il vicepresidente Cevdet Yilmaz ha confermato la decisione, affermando che la proposta era stata discussa in precedenza ma non è più all'ordine del giorno. L'attenzione si sposterà ora sulla riduzione delle esenzioni fiscali.

A giugno, il governo turco aveva già rinviato i piani di tassare le azioni a seguito di un calo del mercato azionario del paese dovuto alla notizia di potenziali tasse aggiuntive. Il ministro delle Finanze Mehmet Simsek annunciò all'epoca che la bozza di studio fiscale per la borsa sarebbe stata rivalutata in base al feedback delle parti interessate.

A livello globale, paesi come il Regno Unito e il Giappone stanno anche valutando come tassare in modo efficace le criptovalute e se siano necessarie delle riforme. La presidenza turca non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di CoinDesk.